La von der Leyen insiste nella strategia del terrore e nella demonizzazione della Russia. “La guerra è inevitabile! La Russia ci invade!”. E niente sanzioni per Israele. Io avrei una proposta semplice, semplice: andiamocene da questa Europa marcescente.
Sergio Gallo
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Gentile lettore, con me spalanca una porta aperta. È più facile andarsene che estromettere chi già è dentro e che per motivi anche solo di cassa (veda i Paesi est-europei) non se ne andrà mai. È più facile andarsene che riformare strutture burocratiche, gestionali e di potere che non vogliono essere riformate. È più facile andarsene che scrostare una retorica bellicista ormai calcificata nelle ossa dell’apparato: si crea un falso nemico per spremere i nostri popoli, per indurli a rinunciare a parti importanti del welfare e in ultima analisi per ultimare una metamorfosi della democrazia liberale in “democrazia illiberale”, che non è più un ossimoro ma una realtà. Per quanto mi riguarda, sogno una federazione di Paesi mediterranei, che comprenda chiunque voglia starci. Una comunità economica di libero scambio, sul modello dei Brics, dove ognuno è sovrano a casa sua e dove nessuno impone nulla a nessuno, dove i popoli non cedono pezzi di sovranità a entità sovranazionali e a gente non eletta, come la von Bomben. Uno spazio di idee, interessi e commerci, senza più regole imposte dalle élite finanziario-tecnocratiche di matrice anglosassone e sionista. Per la Ue non c’è riforma possibile: è da buttare via, per costruire una casa nuova. Venti anni fa ero un europeista convinto, oggi sono un antieuropeista arciconvinto. Via da questo mostro.
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