Via libera del Cts alla terza dose del vaccino anti-Covid per gli over 80. Per tutti gli altri gli esperti affermano che “dipenderà dalla curva epidemica nel Paese e dalla circolazione globale del virus”

Per tutti gli altri gli esperti affermano che "dipenderà dalla curva epidemica nel Paese e dalla circolazione globale del virus"

Via libera del Cts alla terza dose del vaccino anti-Covid per gli over 80. Per tutti gli altri gli esperti affermano che “dipenderà dalla curva epidemica nel Paese e dalla circolazione globale del virus”
Via libera del Cts alla terza dose del vaccino anti-Covid per gli over 80 e gli ospiti delle Residenze sanitarie assistite. Il Comitato tecnico scientifico ha data parere favorevole alla somministrazione del richiamo anche per gli operatori sanitari più a rischio.
Sono 4.562.910 (secondo l’ultimo report del Governo qui link https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/) gli ultra ottantenni in Italia: di questi 4.223.086 sono già totalmente vaccinati, e perciò potranno avere la terza dose, mentre 243.117 sono gli over 80 non vaccinati. Gli over 80 (compresi quelli residenti nella Rsa) si aggiungeranno a quanto al momento possono già chiedere la terza dose: si tratta di circa tre milioni tra immunocompromessi, trapiantati e malati oncologici con determinate specificità.

TERZA DOSE PER TUTTI

La terza dose a tutta la popolazione italiana? “Dipenderà dall’andamento della curva epidemica nel Paese, dalla circolazione globale del virus e dalla durata dell’immunità sia naturale sia artificialmente acquisita con la vaccinazione nei vari strati di popolazione” ha spiegato al Corriere il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e esponente del Cts, Giorgio Palù.
“Gli studi sul campo stanno dimostrando che, dopo circa sei mesi, si assiste a un certo calo della risposta anticorpale e alla possibilita’ di infettarsi; ricordo però che gli attuali vaccini, allestiti contro un virus in circolazione ormai da due anni, sono ancora efficacissimi nel proteggerci dal Covid grave e dall’evento letale”.
La maggior parte dei vaccini obbligatori e raccomandati, spiega Palù: “Sono somministrati in tre dosi: la prima nei primi mesi o anni di vita, la seconda dopo un mese dalla prima dose e la terza a distanza di sei mesi. Per poliomielite, difterite-tetano-pertosse sono previste quattro dosi, per morbillo, parotite e rosolia due dosi, per l’influenza il vaccino è stagionale. Quindi non c’è motivo di accostarsi a questo terzo vaccino con pregiudizi. Ricordo che anche alle nuove categorie verranno somministrati solo i composti di Pfizer e Moderna per i quali esistono studi sulla terza somministrazione…”.