Via libera del Governo al decreto Aiuti ter

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’unanimità al decreto Aiuti Ter. Previsti interventi per caro-bollette, sanità e scuola.

Via libera del Governo al decreto Aiuti ter

Il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del premier Mario Draghi, ha dato oggi il via libera all’unanimità al decreto Aiuti Ter.

Decreto aiuti Ter, previsti interventi per caro-bollette, sanità e scuola

Ecco cosa prevede il decreto Aiuti Ter: nel quarto trimestre 2022 estensione del credito d’imposta alle piccole imprese. Il meccanismo del credito d’imposta da ottobre varrà quindi per tutte le imprese.

Credito d’imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW

Fino al 30 settembre è confermato l’attuale meccanismo, con credito d’imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW. Per i mesi di ottobre e novembre è previsto un rafforzamento, con soglia del 25% per le imprese energivore e gasivore e al 40% per tutte le imprese che consumano gas.

Arriva la garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette

Il decreto Aiuti ter prevede anche la garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp.

Stanziati 400 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale

Il provvedimento conferma la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre, con prossimo decreto ministeriale. Nel decreto trova spazio anche uno stanziamento di 400 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese RSA e strutture private.

Bonus di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui

Nel decreto appena approvato dal Governo è previsto anche il bonus, una tantum, di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui, compresi i pensionati (platea di 22 milioni di persone).

190 milioni per il sostegno alle aziende agricole

Previsto, inoltre, uno stanziamento di circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre.

Contributi a scuola, trasporti, sport e cultura

Per quanto riguarda la scuola, il decreto Aiuti ter stanzia contributi economici per le scuole paritarie per far fronte al caro bollette. E in attuazione del PNRR, sono previste anche norme per la realizzazione di nuovi alloggi universitari e modifiche alla disciplina degli Istituti Tecnici Superiori.

E ancora: revisione in senso restrittivo della disciplina in materia di delocalizzazioni, con aggravio delle sanzioni; contributi in favore dello sport, del mondo della cultura (in particolare cinema e teatri) e del terzo settore. Cento i milioni di euro previsti dal decreto Aiuti Ter per il trasporto pubblico locale.

Giorgetti: “Soddisfatto per le misure previste dal decreto”

“Sono soddisfatto per le misure del decreto aiuti – ha commentato il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti sull’accoglimento delle sue proposte -: concentrare le risorse in due mesi e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significativi. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40 per cento e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”.

Sulle delocalizzazioni Giorgetti aggiunge: “La modifica della norma, in accordo con il ministro Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un passo avanti importante”. Il ministro si riferisce, in particolare, alla misura approvata che prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di delocalizzazione che preveda il 40% di licenziamenti dei dipendenti.