Un video sull’esame farsa di Suarez. Non è Scherzi a parte, ma un reato

La Procura di Perugia si prepara a chiedere i rinvii a giudizio. Nei guai pure il Ds bianconero Paratici e Suarez

Un video sull’esame farsa di Suarez. Non è Scherzi a parte, ma un reato

Su quello che è ormai noto come l’esame farsa di Luis Suarez spunta anche un video. La contestata prova a cui è stato sottoposto il calciatore uruguaiano presso l’Università per stranieri di Perugia è stata registrata dagli investigatori della Guardia di finanza, che avevano piazzato una telecamera nascosta in una plafoniera dell’ateneo. Le prime parole pronunciate dal campione davanti a due esaminatori, che certificheranno poi una sua conoscenza dell’italiano di livello B1 necessaria per ottenere la cittadinanza comunitaria, procedura al cui esito era legata la trattativa in quel momento in corso con la Juventus? “Mi chiamo Luis… sono nato in Uruguay… sono calciatore professionista”. Ma a colpire è la descrizione che il bomber fa di un’immagine: “Bambino porta cocomera… cocomero”.

Un video sull’esame farsa di Suarez

Nel video si vede Suarez di spalle e si sente mentre dice: “Sono sposato con mia moglie da dieci anni e ho tre figli… il più piccolo si chiama Lautaro. A 15 anni cominciato a giocare a calcio”. Ancora: “Nel tempo libero mi piace molto stare con la mia famiglia, gioco alla playstation con i miei figli. Mi piace fare barbecue… gli amici”. Si passa quindi alla richiesta degli esaminatori di descrivere due immagini tra quattro che vengono mostrate al calciatore. “In questa ci sono una mamma e un bambino che fa i compiti”, si sente dire Suarez.

Per quanto riguarda l’altra invece dice: “Ci sono quattro persone, papà, mamma, bambino e bambina… per fare spesa… bambino porta cocomera… cocomero… perperoni… frutta e verdura con il carrello”. Al campione è stato quindi chiesto di confrontare l’idea di famiglia in Italia e in Uruguay e lui ha risposto che nel suo Paese “è molto numerosa”: “Io porto mia famiglia molto numerosa… cinque hermano… fratelli”. Ancora: “In Uruguay è normale famiglia molto numerosa”. Sull’uguaglianza tra moglie e marito invece ha detto: “Moglie, marito devono fare tutto insieme, in mia famiglia discutiamo con mia moglie per fare qualche cosa ma è normale”.

Non è Scherzi a parte, ma un reato

Suarez, attualmente impegnato con l’Atletico Madrid e all’epoca dei fatti col Barcellona, infine ha spiegato di avere già iniziato a parlare italiano con Pjanic, ex della Juve. “Prima Pjanic giocava con la mia squadra. Io sono della Roma. Quindi tra due settimane tranquillo, che c’è subito Juve-Roma”, ha a quel punto replicato uno degli esaminatori, chiedendo anche a Suarez due autografi per dei bambini. Nel video si vedono a quel punto arrivare nell’aula l’ex rettrice Giuliana Grego Bolli e altre persone, fare foto, saluti e altri autografi.

Tutto ripreso dalla microtelecamera fatta installare dalla procura di Perugia e ora agli atti dell’inchiesta per la quale gli inquirenti hanno inviato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto propedeutico all’eventuale richiesta di rinvio a giudizio, all’ex rettrice Giuliana Grego Bolli, all’allora direttore generale Simone Olivieri, alla professoressa Stefania Spina e all’avvocato Maria Cesarina Turco. Per la Procura di Perugia l’esame sarebbe stato una farsa perché le domande sarebbero state comunicate in anticipo a Suarez dagli esaminatori.

E proprio il video, secondo gli inquirenti, dimostrerebbe che il campione conosceva gli argomenti. All’Università per stranieri, sempre secondo la Prucura, tutti sapevano che il calciatore “non conosceva una parola di italiano”. I reati ipotizzati sono falso e rivelazione di segreto d’ufficio. Indagati inoltre per false dichiarazioni rese al pubblico ministero anche il ds della Juventus, Fabio Paratici, e l’avvocato Luigi Chiappero.