Vietato opporsi a Israele: così le critiche al governo di Netanyahu vengono equiparate all’antisemitismo

La denuncia di Maiorino (M5s): un ddl della Lega propone di equiparare le critiche a Israele all'antisemitismo.

Vietato opporsi a Israele: così le critiche al governo di Netanyahu vengono equiparate all’antisemitismo

Vietato criticare Israele. Il rischio è di essere tacciati di antisemitismo. Questo è il senso della proposta presentata dalla Lega, stando a quanto spiegato dalla vicepresidente del gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Alessandra Maiorino. La senatrice pentastellata spiega che la volontà del ddl presentato dal capogruppo leghista, Massimiliano Romeo, è quella di equiparare la critica allo Stato di Israele o al sionismo all’odio antiebraico. Il testo è stato incardinato in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.

Vietato criticare Israele, la Lega presenta il ddl per accusare chi lo fa di antisemitismo

Maiorino denuncia: “Quasi alla chetichella, nella settimana che precede la pausa dei lavori parlamentari, in commissione Affari Costituzionali al Senato si incardina la proposta del leghista Romeo sulla ‘definizione operativa dell’antisemitismo’: in realtà un bavaglio senza precedenti alla libertà di espressione, che arriva proprio mentre a Gaza si consuma un genocidio sotto gli occhi del mondo”.

La senatrice del Movimento 5 Stelle spiega: “Il testo fa riferimento alla cosiddetta “definizione IHRA” di antisemitismo, una formulazione fortemente controversa che equipara la critica allo Stato di Israele o al sionismo all’odio antiebraico. Così, chiunque denunci i crimini di guerra, l’occupazione, l’apartheid o le politiche di apartheid e pulizia etnica di Netanyahu può essere etichettato come antisemita. L’art. 3 del testo addirittura arriva a negare l’autorizzazione a qualunque manifestazione ponga ‘grave rischio potenziale per l’utilizzo di simboli, slogan, messaggi e qualunque altro atto antisemita ai sensi della definizione operativa di antisemitismo’. Quindi vietato per legge criticare Israele e il suo governo”.

Per Maiorino, “non siamo più nel campo della lotta alla discriminazione, ma in quello della repressione della libera espressione e del pensiero politico. Una china pericolosissima e dittatoriale, che arriva il giorno dopo il bombardamento, da parte di Israele, della Mezza Luna palestinese, criticato anche dai vertici della Croce Rossa italiana. La Lega si inchina ai diktat del governo Netanyahu: non solo deve avere mano libera, ma persino raccontare il suo operato potrà essere un atto criminale. Noi ci opporremo con ogni mezzo. Questo disegno di legge serve solo a garantire impunità, a colpire chi dissente, a imbavagliare chi ancora ha il coraggio di parlare. Opporsi ora non è solo un dovere civile e una scelta di coscienza, ma un obbligo per chi ha a cuore i diritti costituzionali ancora vigenti”.