Vigili del fuoco ancora sott’organico. Il pericolo incendi torna a fare paura. I sindacati chiedono a Salvini di porre freno alla carenza di personale

Con l'estate ormai alle porte aumenta il rischio incendi. Il sindacato dei vigili del fuoco Conapo è tornato a farsi sentire sulla carenza del personale

Con l’estate ormai alle porte e l’arrivo del grande caldo aumenta il rischio incendi. Anche per queste ragioni il sindacato dei vigili del fuoco Conapo è tornato a farsi sentire sulla carenza del personale.

“Mancano circa 3 mila vigili del fuoco dall’ organico degli operativi, ovvero il 10% della forza prevista dalle vecchie e inadeguate piante organiche del Viminale che non tengono conto degli accresciuti compiti di lotta agli incendi boschivi ereditati dalla soppressione del Corpo forestale dello stato. Il governo uscente – ha spiegato Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo – ha previsto un piano straordinario di dimezzamento di queste carenze di organico da attuare però nei prossimi 5 anni ma soccorsi, calamità e incendi non possono aspettare questa eternità. Anche perché oggi l’età media dei pompieri si aggira sui 48 anni, troppo elevata per chi deve salvare vite umane rischiando anche la propria. Al nuovo governo chiediamo con forza un piano straordinario per anticipare le assunzioni già previste, colmare tutte le carenze di organico e soprattutto assumere giovanissimi vigili del fuoco per riportare il Corpo nazionale alla sua dovuta efficienza. Investire in sicurezza e soccorso non è una voce di spesa ma un enorme ritorno sociale”.

Le richieste del Conapo arrivano poche ore dopo le parole del nuovo ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che sostanzialmente aveva già riconosciuto il problema mostrando la disponibilità ad attivarsi per risolverlo. Quella dei pompieri sembra essere tra le priorità indicate dal responsabile del Viminale: “C’è il tema dell’organico dei vigili del fuoco: perché si avvicina l’estate e quindi l’emergenza incendi – ma sono anche altri gli obiettivi da raggiungere attraverso nuovi interventi – il contrasto alla droga,  c’è la questione dei beni confiscati alla mafia. Fortunatamente arrivo in una macchina che è già perfettamente funzionante”.