“Virginia Raggi demente”: Minzolini va a processo per gli insulti alla sindaca di Roma

L'ex direttore del Tg1 aveva definito Virginia Raggi "incapace" e "ignorante": il giudice ha disposto il rinvio a giudizio per diffamazione

“Virginia Raggi demente”: Minzolini va a processo per gli insulti alla sindaca di Roma

Augusto Minzolini andrà a processo per diffamazione nei confronti della sindaca di Roma Virginia Raggi perché l’ha definita “incapace”, “ignorante” e “demente” in un tweet che risale all’agosto 2017. Non l’unico, visto che in un altro tweet aveva ribadito l’insulto “demente” nel luglio dello stesso anno.

“Virginia Raggi demente”: Minzolini va a processo per gli insulti alla sindaca di Roma

A dare notizia del rinvio a giudizio dell’ex direttore del Tg1 poi diventato parlamentare di Forza Italia è oggi il Fatto Quotidiano. La querela per diffamazione era stata presentata dall’avvocato Alessandro Marcori per conto di Virginia Raggi.  Minzolini si è visto rigettare dal tribunale di Roma la richiesta di archiviazione formulata dalla procura di Roma.

Il giudice ha invece disposto l’imputazione coatta per il post su Twitter in cui scriveva: “Percorro strade dissestate di Roma e mi domando perché un’incapace, ignorante, demente abbia voluto fare il sindaco. È disonestà intellettuale!”.

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La condanna di Vittorio Sgarbi

Nel provvedimento, scrive il giornalista del Fatto Vincenzo Bisbiglia, il giudice spiega che “in ordine al carattere diffamatorio delle espressioni utilizzate dall’indagato”, deve ritenersi “come le stesse non possano ritenersi automaticamente scriminate dalla loro pubblicazione sulla rete web” o comunque “dal preteso esercizio di un diritto di critica”. Nel gennaio scorso Vittorio Sgarbi ha ricevuto una condanna per diffamazione per aver macchiato “l’onore e la reputazione” del primo cittadino.

Il tribunale monocratico di Roma lo ha condannato al pagamento di una multa di 1000 euro e a una provvisionale di 10mila euro per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Il processo si è svolto con rito abbreviato. All’esame del giudice alcune frasi – ritenute offensive – riferite dal critico d’arte in relazione alla capacità politiche di Raggi.