Vittoria scontata per Prandini. Coldiretti si coltiva la destra

Per Ettore Prandini sarà il secondo mandato alla guida della presidenza nazionale della Coldiretti.

Vittoria scontata per Prandini. Coldiretti si coltiva la destra

La linea non cambia: Ettore Prandini è stato confermato presidente nazionale di Coldiretti in occasione dell’assemblea dei delegati che si è tenuta a Roma. L’elezione è arrivata all’unanimità da parte dei votanti provenienti da tutta Italia in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci.

Per Ettore Prandini sarà il secondo mandato alla guida della presidenza nazionale della Coldiretti

Per Prandini sarà il secondo mandato alla guida della Coldiretti, una notizia che sicuramente non dispiacerà al governo, tanto che subito è iniziata la corsa da parte degli esponenti della maggioranza per complimentarsi con lui. Prandini è considerato vicino al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e nelle ultime settimane è salito all’onore delle cronache per la lite-aggressione con il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.

Forte sintonia tra Coldiretti e la Meloni. Il presidente è considerato vicino al ministro Lollobrigida

L’assemblea ha nominato anche la nuova Giunta Confederale composta dai tre vicepresidenti Nicola Bertinelli, David Granieri e Gennarino Masiello, oltre che da Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Cristina Brizzolari, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri. Dopo la sua rielezione, Prandini ha fissato l’obiettivo per i prossimi anni, che sarà quello di “sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% Made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale”.

L’impegno è di raggiungere i “100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso Made in Italy”. Non manca un occhio all’Ue, “dove si decidono i destini della nostra agricoltura”.