Von der Leyen prepara la strada al conflitto con Mosca: “Siamo già in una guerra ibrida”

Von der Leyen torna a invocare la "guerra ibrida" preparando la strada al conflitto con la Russia, per lei già in corso.

Von der Leyen prepara la strada al conflitto con Mosca: “Siamo già in una guerra ibrida”

Per Ursula von der Leyen l’Europa è già in guerra. Il conflitto è in corso, non ha dubbi la presidente della Commissione Ue, che rilancia ancora una volta l’escalation con la Russia. Parlando alla Plenaria di Strasburgo in vista del Consiglio Ue, von der Leyen spiega che l’Ue “deve essere responsabile della propria sicurezza”.

Un “obbligo” per la presidente della Commissione: “Conosciamo le minacce che ci troviamo ad affrontare e le affronteremo. Ciò significa che dobbiamo essere pronti. Dobbiamo sviluppare e implementare nuove capacità per poter combattere una moderna guerra ibrida. Anche in questo caso, stiamo spostando montagne”.

Per von der Leyen l’Europa è già in guerra

Secondo von der Leyen siamo “a una svolta”, con l’Europa che sta trasformando la “base industriale della difesa in un’area in grado di fornire tecnologie all’avanguardia e una rapida produzione di massa nel calderone della guerra”. Rivendicando gli investimenti per il riarmo, von der Leyen sostiene che la crescita sulla difesa “non riguarda solo la difesa: riguarda la nostra libertà, la nostra prosperità e la nostra indipendenza”.

E l’atto di difesa più importante per l’Europa,, secondo la presidente della Commissione, è il “sostegno alla difesa dell’Ucraina”. I prossimi giorni saranno cruciali: “Sta a noi scegliere come finanziare la lotta dell’Ucraina. Conosciamo l’urgenza. È acuta e la sentiamo tutti. La vediamo tutti. Perché come i negoziati di pace si stanno intensificando, così aumenta l’intensità della raffica di attacchi della Russia. Ma la Russia non ha solo l’Ucraina nel mirino. Sta intensificando le sue operazioni sul territorio dell’Ue. Ed è passata a un’economia di guerra”.

Quella russa viene considerata da von der Leyen “una minaccia diretta alla sicurezza nazionale ed economica dell’Europa”. Insomma, il Consiglio europeo di questa settimana dovrà decidere considerando che siamo in un “mondo di guerre, un mondo di predatori” e questo vuol dire, secondo von der Leyen, che “noi europei dobbiamo difenderci e contare su noi stessi”.

I prestiti per il riarmo e i finanziamenti a Kiev

La presidente della Commissione parla molto del riarmo e anche del programma Safe, che ha “ricevuto richieste superiori alle aspettative, con la domanda da parte di 19 Stati membri che ha superato di gran lunga i 150 miliardi di euro disponibili”. “E gli Stati membri – prosegue – stanno già chiedendo un nuovo ciclo di Safe. Questo dimostra il nostro impegno europeo per la sicurezza europea”.

Asset russi o prestiti, la partita dei finanziamenti a Kiev

Von der Leyen si sofferma poi sul nodo degli aiuti a Kiev e sui loro finanziamenti di cui si discuterà al Consiglio europeo. La presidente ricorda di aver proposto due opzioni, “una basata sugli asset e una basata sui prestiti dell’Ue. E dovremo decidere quale strada intraprendere ma una cosa è molto chiara: dobbiamo prendere la decisione di finanziare l’Ucraina per i prossimi due anni in questo Consiglio europeo”.

Per l’Ue la questione è fondamentale, bisogna “rafforzare la capacità dell’Ucraina di garantire una vera pace, una pace giusta, duratura, che protegga l’Ucraina e quindi protegga anche l’Europa. E si tratta anche di aumentare il costo della guerra per la Russia, ed è per questo che ho proposto due diverse opzioni per questo prossimo Consiglio europeo”.