Allargare il voto ai sedicenni. Grillo rilancia la storica battaglia del Movimento

Voto ai sedicenni, per Grillo è tempo di allargare questo diritto. L'Elevato rilancia questa battaglia storica del M5S

Allargare il diritto di voto ai sedicenni. A rilanciare questa battaglia pentastellata è Beppe Grillo con un post sul suo blog in cui spiega che “è arrivato il momento di ascoltare le nuove generazioni, estendendo il diritto di voto ai sedicenni”. Una necessità figlia del fatto che “il mondo appartiene a loro” e che “il voto a 16 anni è già realtà in molti Stati”.

Voto ai sedicenni, Grillo spiega perché è una necessità del nostro Paese

Quello del fondatore dei 5 Stelle non è un capriccio ma una questione di grande importanza. Secondo l’Elevato “il matematico e fisico Pascal a 16 anni scrisse il suo famoso teorema. Il matematico James Clerk Maxwell fu un prodigio sin da bambino, a 14 anni scrisse sulle curve ovali e quelle aventi molteplici fuochi. Il matematico francese Évariste Galois scrisse ancora adolescente la teoria di Galois. Recentemente, la scienziata 15enne Gitanjali Rao è stata incoronata dal Time ‘ragazza dell’anno’ e l’Italiano Valerio Pagliarino ha vinto nel 2016 il premio Ue giovani scienziati della Commissione Europea.  A 13 anni i fondatori della Microsoft, Bill Gates, Paul Allen e altri compagni delle medie, iniziavano a gettare le prime basi per l’impero informatico che avrebbe rivoluzionato il mondo”.

Insomma il punto, secondo Grillo, è che “a 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese”. Cosa ancor più grave, prosegue, “siamo il Paese con la popolazione più anziana d’Europa, dove dal 1946, anno in cui votarono per la prima volta le donne, le regole non sono state mai messe in discussione. Un paese dove anche i giovani che possono votare non lo fanno perché non credono più nei politici. Pensate che solo l’1% dei giovani è iscritto a un partito e 1 giovane su 2 andrà a votare”.

Basta tentennamenti

“Ragazze e ragazzi sospesi, già ampiamente maturi e preparati vengono tenuti fuori dalle scelte politiche. Che mondo li aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che li hanno preceduti? Generazioni che probabilmente malediranno in futuro? Se un sedicenne è ‘immaturo’ come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l’ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro? Se un 16enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”.