Web tax, da Salvini solo sparate in cerca di like. Pastorino (LeU): “Ecco la ricetta per far pagare i colossi 2.0”

Matteo Salvini? “Un leader che lancia sparate in cerca di like e per colpire la pancia del paese”. È chiaro sul punto il deputato di Leu Luca Pastorino dopo gli annunci del segretario della Lega in merito ai vantaggi di cui gode chi vende online – in primis Amazon – rispetto ai tanti negozi e alle società italiane oggi in crisi: i primi non pagano tasse in Italia, i secondi invece sono costretti a un carico fiscale differente, con la conseguenza di una sorta di concorrenza sleale ‘legalizzata’. “Il punto – continua Pastorino – è che al di là delle parole la Lega non ha mai detto nulla sulla web tax”.

Ma come? Dopo i tanti appelli di Salvini nessuno l’avrebbe mai detto…
E invece la sorprenderò: proprio ieri ho anticipato che presenterò un emendamento con la proposta di una web tax. Eppure nessuno della Lega si è pronunciato a riguardo.

Crede allora che quelli di Salvini siano annunci vuoti?
Credo proprio di sì: boutade e nulla più.

Cosa prevede il suo emendamento?
Per contrastare i colossi del web bisogna obbligarli a un carico fiscale uguale a quello delle aziende italiane. L’idea è di fare in modo che chi vende online abbia una partita iva di modo che sia assoggettato al carico fiscale italiano. Tenga conto che parliamo di miliardi e miliardi che lo Stato perde ogni anno.

È in corso una discussione anche in Europa sul punto. A che punto è?
I tempi, come spiegato pochi giorni fa dal commissario Paolo Gentiloni, potrebbero non essere immediati. L’impegno è che il Parlamento europeo prenda provvedimenti entro il primo semestre 2021, altrimenti sarà la Commissione a intervenire. Proprio per questo potrebbe essere l’Italia ad anticipare i tempi.

C’è l’accordo in Parlamento?
Abbiamo un accordo con il Movimento cinque stelle e, di massima, anche con Forza Italia.

E il Pd?
Diciamo che ha posizioni variegate al proprio interno. C’è chi ritiene che si debba aspettare l’Europa.

Crede che ci sia anche una forma di riverenza in questo continuo attendismo?
Beh, quantomeno c’è il dubbio.