Zelensky in videocollegamento con Montecitorio il 22 marzo. Il Parlamento sarà riunito in seduta comune. In Aula ci sarà anche Draghi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il 22 marzo parlerà in videocollegamento con il Parlamento italiano in seduta comune.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlerà in videocollegamento con il Parlamento italiano in seduta comune a Montecitorio il 22 marzo alle 11 (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina). “Una iniziativa condivisa con i capigruppo della Camera e con la presidente del Senato a cui abbiamo lavorato molto in questi giorni. Saranno presenti in Aula deputati, senatori e il Presidente del Consiglio Mario Draghi”, ha scritto su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il 22 marzo parlerà in videocollegamento con il Parlamento italiano in seduta comune

L’intervento in videoconferenza del presidente ucraino verrà trasmesso nell’Aula di Montecitorio sui due grandi schermi laterali dell’Emiciclo e nelle tribune ci saranno ad ascoltare Zelenski deputati e senatori. Zelensky dovrebbe parlare ai parlamentari italiani in ucraino. Nel corso dell’evento sono previsti solo gli interventi del presidente ucraino e del premier Draghi, introdotti dal presidente della Camera Fico e dalla presidente del Senato Casellati.

“Se l’Ucraina potesse entrare nell’Ue ci sarebbe una garanzia ma ci sono ancora ostacoli”, ha detto Zelensky intervenendo in videocollegamento al Bundestag tedesco. Per Zelensky “con ogni bomba che cade in Ucraina” tra il paese e l’Europa si alza un muro sempre “più forte”. Il leader ucraino si è rivolto anche al cancelliere tedesco Olaf Scholz chiedendo di abbattere quel muro. “Stiamo facendo un tentativo di difesa estrema perchè tutto viene colpito e distrutto”, ha aggiunto, citando anche il “ponte aereo” di Berlino e chiedendo di “crearlo anche con il paese”.

Poi il presidente ucraino si è rivolto ai leader europei. “Esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa – ha detto -, è un’altra pietra per il muro”. Per Zelensky Nord Stream 2 era “un’arma” mentre “abbiamo sentito rispondere che era economia”, ha affermato.