Aveva annunciato, chissà quanto strategicamente, a questo punto, che non avrebbe corso per la leadership del Pd. Ma dopo il passo indietro di Matteo Renzi, il neo rieletto governatore del Lazio, Nicola Zingaretti sembra aver cambiato idea e in un’intervista a Repubblica si è detto pronto a correre alle prossime primarie. “Io ci sarò, non escludo nulla”, ha detto Zingaretti, argomentando così la propria riconferma: “Abbiamo fatto l’accordo con Liberi e Uguali, avevamo con noi i sindaci, le liste civiche e, soprattutto, i giovani. È un modello che rilancia lo spirito dell’Ulivo. Ed è il modello che vorrei proporre a livello nazionale”. “Non quell’Ulivo, che è il passato – ha spiegato – ma la sua ambizione sì, lo spirito innovativo, la voglia di stare insieme e di vincere insieme”.
Il presidente del Lazio pensa insomma a una “rigenerazione: non solo del Pd, ma di tutta la sinistra. E senza accordi calati dall’alto, ma aprendo un grande confronto, vero e forte”. Rispetto all’ipotesi di un appoggio da parte del Pd a un Governo del M5s, l’interessato ha risposto: “Dobbiamo stare all’opposizione. Non siamo stati noi a deciderlo, ma gli elettori. Chi ha vinto provi a governare”. Quanto alla situazione in Regione, dove manca la maggioranza, Zingaretti ha dettato la linea: “Fisserò quattro punti: rifiuti, sanità, fiscalità e sviluppo economico. Se ci stanno, bene” altrimenti “non sono attaccato alla poltrona. Arriverei più libero al congresso del Pd”.
In campo sembra intenzionato a scendere anche Sergio Chiamparino. “Io appartengo a una generazione in cui il noi viene prima dell’io. Ma se non ci fossero proposte credibili potrei anche decidere di candidarmi” alle primarie del Pd, ha affermato il presidente della Regione Piemonte, intervenendo a Radio Capital. “Prima di tutto, però, non è questione di persone, vorrei evitare che durante la primarie si replicasse una conta interna. Prima ci sono i programmi su cui i candidati si misurano – ha chiarito –. Sarebbe comunque preferibile che ci fossero forze più giovani”. Quanto alla candidatura di Zingaretti, Chiamparino ha affermato che “potrebbe essere una candidatura su cui investire per ricostruire un campo democratico e di sinistra in Italia”.