Zingaretti promuove Conte: “Si è dimostrato un buon capo di governo”. E sulla durata dell’Esecutivo gialloverde: “Ci sono tutte le condizioni per andare avanti. Elezioni inevitabili se dovesse cadere”

“Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per andare avanti. Ma ci vuole una comune volontà politica”. E’ quanto afferma in un’intervista al Corriere della Sera il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Fino ad ora – aggiunge il leader dem – abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti e la prima missione è compiuta: evitato l’aumento delle tasse e la bancarotta; avviato l’approvazione di una buona manovra di bilancio; garantito più giustizia e investimenti in settori strategici, pur nelle difficili condizioni date”.

“Ora occorre definire meglio le priorità -afferma ancora Zingaretti -, un piano di azione concordato e di più ampio respiro. La priorità assoluta è riaccendere l’economia, dare sostanza allo sviluppo green e alla rivoluzione digitale, investire nella scuola e la conoscenza, accelerare sugli investimenti semplificando l’Italia, impostare e lanciare nuove strategie di politica industriale, mettere cioè al centro l’impegno per il lavoro e la giustizia sociale e ambientale. L’appuntamento che Conte ha indicato è per gennaio. Vedremo. Il Pd ci arriverà preparato e con le idee chiare, forse l’anima che tanto cerchiamo è mettere finalmente al centro il futuro di nuova generazione, che coincide con il futuro dell’Italia”.

“Le elezioni – avverte il segretario nazionale del Partito Democratico – ci saranno se dovessimo valutare che l’esecutivo ha esaurito la sua funzione e non serve più all’Italia. Il Pd non intende stare al potere per il semplice gusto di esercitarlo. In ogni caso, la vicenda del referendum sul taglio dei parlamentari non influisce sulla data del voto. Conte si è dimostrato un buon capo di governo. Autorevole, colto e anche veloce e sagace tatticamente. Non va tirato per la giacchetta. Anche se è oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste. Il futuro, tuttavia, sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi”.

Alla domanda se sia ancora possibile una coalizione con il M5S il leader del Pd risponde così: “Nel Movimento 5 Stelle è in corso un confronto che va rispettato. Una parte è convinta di un rapporto leale e duraturo con la sinistra. A partire, mi sembra, da Grillo, insofferente per natura alla prepotenza di Salvini. Altri hanno opinioni mi sembra diverse. Io, ripeto, rispetto, ma credo che la scelta fatta per l’Emilia e la Calabria sia figlia di questa incertezza. Ma confido che molti loro elettori sceglieranno Bonaccini e Callipo”.