L’A24 e l’A25 cadono a pezzi. Il Mit corre ai ripari limitando il traffico pesante su 8 viadotti. Necessario anche il monitoraggio sismico e un piano di emergenza

Le verifiche di sicurezza hanno mostrato sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette

I tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una relazione consegnata al ministro Danilo Toninelli, hanno prescritto di porre “particolare attenzione” nella “regolamentazione del transito dei veicoli pesanti” su 8 viadotti dell’A24 e dell’A25 “che, come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette”.

Il Mit nella relazione, che è stata inviata anche alle quattro prefetture abruzzesi e alla concessionaria Strada dei Parchi,  in merito alla regolamentazione del transito dei tir, “ritiene adeguata l’estensione, a tutti i viadotti ispezionati dell’ordinanza n.21/2017 emessa dalla società Strada dei Parchi per regolamentare il transito dei mezzi pesanti su 8 viadotti (della Noce, Cannuccette, Santo Stefano, Pietrasecca, Pie’ di Pago III, Fiume Salto, Valle Orsara, Fornaca)”.

I tecnici invitano, inoltre, Strada dei Parchi ad effettuare “prove di carico su scala reale”, almeno su un viadotto di quelli ispezionati, per accertare “lo stato tensionale indotto nelle strutture esistenti dai carichi di esercizio, confrontando tali risultati con lo stato tensionale riportato nelle verifiche di sicurezza, di cui si è discusso in precedenza”. La stessa società dovrà anche monitorare “le deformazioni degli impalcati sotto l’azione di carichi di esercizio definendo le soglie di allerta che precludono allo Stato Limite di Esercizio dell’ infrastruttura”.

La relazione prevede anche la redazione di uno specifico piano di gestione delle emergenze, da attivare nel caso in cui si verifichi “un superamento delle soglie di allerta”, e un monitoraggio sismico “consistente” con l’installazione di accelerometri nelle zone dove sono presenti i viadotti e di altre strumentazioni per misurare “gli spostamenti, le deformazioni e lo stato tensionale indotto dal sisma”.

Il Mit nella relazione consegnata al ministro Toninelli, ribadisce “l’ormai improcrastinabile urgenza di eseguire specifici interventi di adeguamento” e la necessità di approfondire “con gli Enti Territoriali competenti la proposta del ‘sistema di allerta sismica’ mappando preliminarmente le infrastrutture A24 e A25, in maniera da individuare le aree di minore pericolosità sismica dove eventualmente poter far confluire il traffico autostradale in presenza di sisma”.