Acea promette più margini e utili. Dopo i migliori conti di sempre l’utility capitolina alza i target. E l’Ad Donnarumma non esclude acquisizioni

L'Ad di Acea Stefano Donnarumma ieri a Milano ha scoperto le sue carte

Dopo il bilancio 2018, con i migliori risultati di tutta la sua storia, era prevedibile che Acea alzasse l’asticella dei target fissati nel piano industriale. Quello che non si conosceva era quanto sarebbe stato sfidante l’obiettivo del capo azienda Stefano Donnarumma, che ieri a Milano ha scoperto le sue carte rimodulando in modo impressionante tutti i traguardi previsti per il 2022. I margini (Ebitda) volano a 1,3 miliardi (+36%), gli investimenti arrivano a 4 miliardi (+900 milioni rispetto al piano precedente) e il dividendo minimo raggiunge i 75 centesimi ad azione già nel 2019, con una previsione di ulteriore crescita successiva. Per la multiutility capitolina si tratta di numeri da capogiro, che fanno pensare a importanti aggregazioni, anche se l’Ad ha detto di essere più concentrato su eventuali acquisizioni.

Per raggiungere una crescita tanto importante e in un tempo così breve si punterà dunque ad azioni nell’ambito della crescita organica per 250 milioni, a progetti di fusioni e aggregazioni per circa 70 milioni e ad azioni di efficienza operativa con un risparmio sui costi per quasi 50 milioni. I quattro miliardi di investimenti saranno invece legati per 250 milini all’Area industriale dell’Idrico, grazie al consolidamento dell’impianto del Gori e all’avvio del progetto di raddoppio del Peschiera; altri 200 milioni per lo sviluppo e l’acquisto di strutture nel fotovoltaico; 250 milioni in innovazione dei processi industriali e rafforzamento della resilienza della rete elettrica e ancora 100 milioni in acquisti focalizzati sugli impianti di recupero e trattamento dei rifiuti. Il piano investimenti, inoltre, punta ad una crescita e creazione di valore sostenibile per il Gruppo Acea determinando un incremento di 400
milioni degli investimenti per la sostenibilità, fino a raggiungere 1,7 miliardi nel periodo 2018-2022. Circa l’80% del totale degli investimenti sarà destinato ad attività regolate.

Grazie all’equilibrio finanziario Acea potrà cogliere inoltre alcune opportunità strategiche e rafforzare ulteriormente il suo posizionamento, comprese le nuove aree del mercato della distribuzione del gas naturale; lo sviluppo di progetti in ambito Smart Energy Efficency attraverso l’acquisizione di Esco e il lancio di progetti pilota nell’ambito della cogenerazione/trigenerazione, cappotti termici; l’accelerazione nello sviluppo di impianti, nell’area Ambiente, anche attraverso possibili partnership strategiche nell’ambito del consolidamento del settore; l’acquisizione di nuovi clienti valutando opportunità legate al consolidamento del mercato; accelerazione della crescita nelle rinnovabili, con un particolare interesse per il fotovoltaico; la possibilità di cogliere opportunità di consolidamento degli operatori idrici nei territori di riferimento (es. Toscana e Umbria). Nei primi due anni di intenso lavoro – ha detto Donnarumma – si è fatta leva sui punti di forza di Acea, maturando la consapevolezza di poter fare ancora meglio.