Ad Alessandria l’ultimo saluto ai tre Vigili del fuoco morti nell’esplosione della cascina di Quargnento. Il Comandante: “Incredulità e rabbia”

Il silenzio commosso dei presenti e poi un applauso liberatorio all’arrivo delle bare nella cattedrale di Alessandria. Sono stati accolti così Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Castaldo, i tre Vigili del fuoco morti tragicamente nell’esplosione della cascina di Quargnento lo scorso 5 novembre. Durante i funerali di questa mattina in una piazza gremita, oltre a familiari, conoscenti e amici c’erano anche 1500 vigili del fuoco in divisa a dare l’ultimo saluto ai tre caschi gialli. Tra di loro c’era anche il caposquadra Giuliano Dodero: anche lui coinvolto nell’esplosione della cascina. E’ entrato in chiesa in sedia a rotelle accolto dagli applausi delle folla.

Presenti anche le istituzioni a partire dal premier Giuseppe Conte, che una volta entrato in chiesa ha stretto le mani ai parenti delle vittime. Subito dopo sono arrivati anche il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Alberto Cirio e i sindaci del territorio. Le casse dei tre pompieri erano avvolte dalla bandiera italiana. Una volta posizionate in chiesa i pompieri le hanno adornate con i caschi dei vigili del fuoco. I presenti descrivono Nino, Marco e Matteo come tre persone meravigliose che “aiutavano tutti anche senza divisa”.

Durante la funzione il vescovo, monsignor Guido Gallese, ha citato le parole di San Giovanni per descrivere la dedizione di Antonio, Marco e Matteo: “Nessuno ha un amore più caro di questo: dare la sua vita in cambio degli amici”. All’interno della cattedrale erano presenti anche tanti bambini arrivati dalle scuole del territorio. I piccoli salutano i pompieri come “i nostri eroi”. E gli insegnanti spiegano che “la figura del vigile del fuoco è formativa per gli alunni perché rappresenta un ideale positivo”. Nel frattempo, sono tuttora in corso le indagini per chiarire le responsabilità di quell’esplosione fatale. Il procuratore di Alessandro, Alessandro Cieri, ha spiegato che ora le ricerche sono concentrate soprattutto sui tre nomi fatti dal proprietario della cascina durante l’interrogatorio.

“Bisogna capire perché e chi ha fatto questo” ha detto dall’altare della cattedrale il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Alessandria, Roberto Marchioni. “Siamo passati dalla speranza che tutto si risolvesse per il meglio – ha aggiunto Marchioni – al rendersi conto che non sarebbe andata così, all’incredulità e poi alla rabbia”. “Carissimi Matteo, Marco e Nino, nel giorno in cui vi salutiamo vorrei farvi sentire l’abbraccio forte e affettuoso di tutti i colleghi del Corpo che piangono per la vostra perdita” scrive, in un messaggio, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo. “Quello stesso abbraccio – aggiunge – che ci scambiamo dopo quando l’ intervento è finito bene, un gesto semplice ma importante per ringraziarvi del vostro servizio e dire che vi vogliamo bene e che rimarrete per sempre nei nostri cuori”.