Autobus Atac centra un albero sulla via Cassia a Roma: 29 feriti tra i passeggeri, 9 dei quali sono gravi

Una sbandata, l’impatto devastante con un pino e la pioggia di vetri che crivella i passeggeri di un autobus Atac. Quaranta le persone coinvolte, nove delle quali sono ferite in modo grave ma fortunatamente non risultano in pericolo di vita. La scena da incubo risale a questa mattina, in via Cassia a Roma, e ha come sfortunati protagonisti l’autista dell’autobus 301, quello che collega Tomba di Nerone con l’Ara Pacis, e gli utilizzatori del servizio di trasporto capitolino. Come ogni mattina, il mezzo era affollato e stava percorrendo a fatica la trafficata strada del quartiere nord della Capitale. Insomma nulla di strano per una città complicata come l’Urbe. Eppure nel volgere di pochi secondi tutto cambia.

Il mezzo improvvisamente esce di strada, sale sul marciapiedi e sbatte con lo specchietto destro contro un grande pino. Attimi di panico ma la paura non è ancora finita. Pochi metri e l’autobus sbanda ancora, questa volta finendo per schiantarsi contro un secondo albero. Tra i feriti c’è anche l’autista che è stato ricoverato in forte stato di choc all’ospedale Santo Spirito ed è risultato negativo ai test sull’assunzione di alcol e droga. Al momento appare complicato spiegare le cause dell’impatto. Alcuni testimoni hanno riferito che il mezzo viaggiava più lentamente del solito mentre altri adombrano la possibilità che l’autista fosse al telefono durante la guida. Quel che è certo è che al momento gli inquirenti non intendono sbilanciarsi.

Per questo non è stata preclusa alcuna pista investigativa: dal guasto, alla distrazione legata all’uso del cellulare fino a un malore. Sulla vicenda la procura di Roma ha aperto un’inchiesta, a carico di ignoti, per lesioni. Al momento è ancora al vaglio dei pm la posizione dell’autista che potrebbe finire sul registro degli indagati. Ma c’è di più perché, oltre al telefono del conducente, è stato sequestrato anche l’autobus su cui è stata disposta una perizia che dovrà verificare lo stato del mezzo, vecchio di 12 anni, e in che condizioni si trovava prima dell’incidente. Sul caso si è mossa parallelamente anche l’Atac che ha avviato un’indagine interna.