Lo scontro di fine anno ha caratteri durissimi tra il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella e il leader o garante che dir si voglia del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Pitruzzella, in un’intervista al Financial Times, ha affermato che “Servono regole e sanzioni contro le bufale online: i pubblici poteri devono controllare l’informazione. Contro la diffusione delle false notizie serve una rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata da Bruxelles e modellata sul sistema delle autorità per la tutela della concorrenza, capaci di identificare le bufale online che danneggiano l’interesse pubblico, rimuoverle dal web e nel caso imporre sanzioni a chi le mette in circolazione”.
Durissima la reazione di Grillo con un post sul suo blog intitolato Le post-cazzate dei nuovi inquisitori. “La post-verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale”.