Casapound, si muove la Procura. Ordine di sequestro per l’immobile occupato a Roma. I leader del movimento di estrema destra indagati anche per istigazione all’odio razziale

Sequestrata la sede del movimento Casapound in via Napoleone III a Roma, di cui ieri, fonti del Mef, avevano annunciato il prossimo sgombero. A conclusione di una indagine condotta dalla Digos di Roma e coordinata dal pm Eugenio Albamonte, la Procura capitolina ha chiesto ed ottenuto dal Gip un sequestro preventivo dell’immobile, che ospita da anni la sede nazionale del movimento di estrema destra, con riferimento al reato di occupazione abusiva. Associazione a delinquere finalizzata all’istigazione all’odio razziale e occupazione abusiva di immobile i reati ipotizzati dai pm romani nei confronti dei tre leader di Casapound, Gianluca Iannone, Andrea Antonini e Simone Di Stefano (a dx nella foto con Iannone).

“La criminalità non si è mai nascosta a Roma da quando sono in carica, ma io non mi sono mai fermata: la procura ha fatto un ottimo lavoro, notificando un ordine di sequestro per l’immobile di via Napoleone III, occupato da oltre 18 anni da Casapound”. E’ quanto ha dichiarato a Omnibus la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sottolineando che “anche qui si va a ristabilire la legalità, come è stato fatto quando abbiamo buttato giù i villini dei Casamonica, famiglia storica della criminalità romana: la criminalità va contrastata mostrando che lo Stato c’è, è forte e non arretra”.