Che giungla le tariffe telefoniche. Parte l’operazione trasparenza. Al Senato i 5S puntano a mettere ordine al settore. Con un ddl che detta regole e limiti agli operatori

Parola d’ordine “trasparenza”. Nella giungla di offerte commerciali che promettono tariffe telefoniche a prezzi stracciati – ma fino a che punto? – sulle quali ha acceso un faro anche l’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom), ci provano i Cinque Stelle a mettere ordine. Con un disegno di legge a prima firma del senatore Mauro Coltorti (nella foto), all’esame della commissione Lavori pubblici e comunicazioni di Palazzo Madama, della quale lo stesso Coltorti è anche presidente. Un ddl di un unico articolo che detta regole per “la trasparenza delle tariffe e dei prezzi applicati dagli operatori dei servizi di telefonia mobile”.

SCELTA CONSAPEVOLE. Ma cosa prevede, nel dettaglio, il testo? L’obiettivo dichiarato è quello di rendere di “facile comprensione le offerte tariffarie dei vari operatori presenti sul mercato delle telecomunicazioni”, per mettere l’utente in condizione “di fare una scelta consapevole e di poter comparare agevolmente le offerte e i prezzi dei servizi”. Innanzitutto mettendo dei paletti. Col divieto per gli operatori di “modificare le condizioni” dell’offeta “prima che siano trascorsi sei mesi dalla stipula del contratto” e, in ogni caso, “senza aggravio di costi o peggioramento delle condizioni economiche” applicate al consumatore.

Ma non è tutto. Rafforzando il ruolo dell’Agcom, il ddl prevede che l’offerta commerciale dei diversi operatori di telefonia “evidenzino tutte le voci” che la compongono, consentendo ai consumatori “un adeguato confronto”. Insomma, stop alle offerte e ai messaggi pubblicitari con la sola indicazione del prezzo finale privo dell’indicazione (“in tutto o in parte”) degli “oneri derivanti dall’attivazione o dall’utilizzo dei servizi di traffico voce, dati, messaggistica istantanea” e dei cosiddetti “servizi ancillari”.

VOCE PER VOCE. Vale a dire, i costi di attivazione del servizio, di attivazione o fruizione del piano tariffario, di trasferimento ad altro operatore, del servizio di segreteria telefonica, di verifica del credito residuo e via dicendo. Non solo. Il prezzo finale contenuto nelle offerte promozionali e nei messaggi pubblicitari “deve comprendere i costi di tutti i servizi attivati, pre-attivati o non disattivabili” al momento della sottoscrizione.