De Gennaro al Consiglio supremo di difesa. L’ipotesi dopo l’uscita dal gruppo Finmeccanica-Leonardo. Dimenticato il suo coinvolgimento nei fatti del G8 di Genova quando era a capo della Polizia

Giusto in un Paese dove l’opinione pubblica ha la memoria di un pesce rosso e i poteri forti non hanno ostacoli, può capitare che essere coinvolti in una vicenda tragica come le torture alla scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001 facciano curriculum. E chi stava al vertice di tutto, come l’allora capo della polizia, Gianni De Gennaro, sia finito a fare il ben pagato presidente di Finmeccanica-Leonardo, con un’incredibile prospettiva per gli anni a venire, quando verosimilmente gran parte dei vertici delle partecipate pubbliche indicati dai governi di Renzi e Gentiloni saranno mandati a casa.

A lanciare l’indiscrezione è il mensile “Ore 12 Economia” appena entrato in diffusione. De Gennaro, scrive il giornale diretto da Pietro Romano, sarebbe destinato a salire al Colle per diventare segretario del Consiglio supremo di difesa. Il super-poliziotto dalla lunga carriera, condannato e poi assolto per i fatti di Genova, andrebbe l’anno prossimo a sostituire il generale Rolando Mosca Moschini nel delicato incarico. Il poco conosciuto ma importantissimo organismo rappresenta infatti una sorta di direttorio (guidato dal Presidente della Repubblica, ma ne fanno parte i maggiori responsabili della sicurezza nazionale e si riunisce al Quirinale) che dovrebbe occuparsi nel prossimo futuro anche del ri-ordinamento della difesa sul fronte cyber. Argomento che De Gennaro può ostentare di aver approfondito in questi anni alla presidenza di Finmeccania-Leonardo, pur non avendone una delega specifica.

Per il G8, va invece ricordato, nell’aprile del 2015 la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per il reato di tortura. Chi però non era in quella vicenda un passante occasionale, ma il capo della polizia, non ha mai visto in discussione il suo potere, ed ora questo nome può circolare per un’ulteriore incarico al Quirinale. Sempre nello stesso numero di “Ore 12 Economia” c’è però spazio per le previsioni su altre nomine pubbliche, e tra queste spunta anche Guido Crosetto, che lasciato il Parlamento è impegnato da presidente a rilanciare l’Aiad, l’associazione delle industrie dell’aerospazio e difesa). Con quest’ultimo, in corsa per la carica di numero uno di Leonardo c’è anche Giuseppe Giordo, di recente uscito dal gruppo ceco dell’industria aeronautica Aero Vodochody, “Ore 12 Economia” prevede che Giordo salga al comando dell’Alitalia se il Governo riuscirà a condurre in porto il salvataggio della compagnia aerea e a proporre un piano di rilancio.