Morte Pino Daniele, nessuna anomalia nei soccorsi al cantante. Delusione e rabbia dei fan per la chiusura anticipata della camera ardente

Una doppia celebrazione per dare l’ultimo saluto a Pino Daniele. Domani mattina alle 12 a Roma al santuario della Madonna del Divino Amore e nel pomeriggio a Napoli, alle 17 nella Basilica di Santa Chiara. Poi la cremazione. e il trasferimento delle sue ceneri in Toscana.  Questa sera i napoletani si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito per ricordare Pino Daniele.

POLEMICHE DEI FAN
Rabbia dei fan per la chiusura anticipata al pubblico della camera ardente di Pino Daniele. Dallo staff del cantante è stato spiegato alle persone in fila all’obitorio del S.Eugenio che la decisione è stata presa per consentire a familiari e amici di “prendersi il loro tempo” per stringersi attorno a Pino. “E’ una vergogna. Sono partito dalla provincia di Caserta”,  spiega all’Ansa Gianni, “non è mai successa una cosa del genere”. L’obitorio del S.Eugenio oggi prevedeva l’apertura dalle 8,30 alle 12,30. Molti sono rimasti delusi.  Poco dopo le 14 la camera ardente è stata riaperta per poco tempo e subito richiusa per permettere l’accesso ai fan rimasti in attesa davanti alla camera mortuaria, dopo le polemiche registrate per l’accesso consentito solo ad alcuni vip ed esponenti politici.

SOCCORSI REGOLARI
Non ci sarebbero state anomalie nei soccorsi prestati al cantante. Almeno stando a quanto rivelato dai Carabinieri che hanno acquisito il tabulato delle chiamate al 118 di Grosseto fatte domenica sera quando Pino Daniele si è sentito male nella sua casa.