L'Editoriale

In televisione lo show dell’Italia peggiore

La caccia agli ascolti in televisione ha partorito l’ennesima schifezza con il programma condotto da Paola Perego

La caccia agli ascolti in televisione ha partorito l’ennesima schifezza e sull’onda dello scandalo la Rai ha tolto lo spazio del sabato al programma condotto da Paola Perego. Una decisione pilatesca e degna di una tv che è meglio spegnere. I nostri lettori più giovani non possono immaginarlo nemmeno, ma nel dopoguerra il piccolo schermo ha avuto un importantissimo ruolo educativo nel nostro Paese, insegnando l’italiano a milioni di persone che si capivano solo parlando i dialetti locali. Una forza straordinaria che continua a fare scuola, questa volta però dei peggiori difetti italici. L’informazione col bilancino tra i potenti di turno è il più grande spot della storia su quanto in Italia sia normale leccare il sedere. I programmi fotocopia tra i canali dimostrano che il coraggio non paga, l’omologazione è la regola e meno si innova meglio si fa. La lezione più brutta è però che qui nessuno paga. La Perego, una non giornalista messa a condurre un programma di infotainment (informazione e intrattenimento) lavorerà meno mentre i dirigenti Rai e i potenti agenti tv restano tranquilli al loro posto. Il drammatico show di un Paese allo sbando.