Ferito in Siria il fotografo italiano Gabriele Micalizzi. Colpito al volto dalle schegge di un razzo. Non è in pericolo di vita

Micalizzi si trovava nella zona di Deir el-Zor per documentare l'offensiva curdo-araba

Il fotografo italiano Gabriele Micalizzi, 34 anni, milanese, è rimasto ferito in Siria, nella zona di Deir el-Zor dove stava documentando l’offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa, contro l’ultima sacca di resistenza dell’Isis nel Paese. Micalizzi, le cui condizioni inizialmente sembravano molto gravi, non è in pericolo di vita e secondo quanto ha riferito il Rojava information center sarà rimpatriato quanto prima in Italia. Il 34enne, sempre secondo le stesse fonti, è stato ferito “in modo non serio da schegge di un razzo”.

Micalizzi è molto noto a livello internazionale proprio per i suoi reportage di guerra. Diplomato all’Accademia di Belle Arti, le sue foto sono pubblicate dal New York Times, New Yorker, Newsweek, Wall Street Journal e, in Italia, da Espresso, Repubblica, Internazionale e Corriere della Sera. Ha fondato il collettivo di fotografia Cesura Lab insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, quest’ultimo ucciso in Ucraina nel 2014.