Fondamentale riavviare l’economia nella seconda parte del 2020 e 2021. Bankitalia: “Credito alle imprese e misure di sostegno a fondo perduto per rafforzare il capitale”

“Riavviare l’economia è fondamentale nella seconda parte del 2020 e 2021. E’ essenziale che il credito affluisca alle imprese e che vengano adottate misure di sostegno a fondo perduto e per rafforzare il capitale”. E’ quanto ha detto al Corriere della Sera il direttore generale di Bankitalia Daniele Franco. “Sulla ripresa – ha aggiunto – dobbiamo mettere ogni risorsa ed energia pubblica e privata. Il sistema bancario deve sostenere con forza questo processo, nell’immediato è necessario uno sforzo eccezionale per sostenere la liquidità delle imprese colpite dalla crisi e quindi usare l’ingente liquidità messa a disposizione dall’eurosistema a tassi irripetibili. Dobbiamo cercare di uscire al più presto da questa recessione, ne abbiamo i mezzi”.

Servono “molta coesione e molta lungimiranza” e “se guardiamo alla nostra storia nazionale, in varie circostanze abbiamo reagito molto bene a crisi profonde e abbiamo tanti punti di forza, intanto nel capitale umano, nella capacità di esportare, nel dinamismo di molte imprese, nella ricchezza da sfruttare”. “Bisogna evitare che la chiusura delle scuole – ha detto ancora il direttore generale di Bankitalia – abbia effetti permanenti sulla formazione dei giovani”.

“Le politiche pubbliche possono essere d’aiuto – ha sottolineato ancora Franco -, ma le imprese grandi e piccole sono in realtà il motore dell’economia, dell’innovazione e della crescita. E quindi ci sono due condizioni perché  questo motore possa funzionare: in primo luogo le imprese devono sopravvivere alla crisi. Ogni impresa vitale che muore in questa fase rappresenta una perdita di conoscenze e di capitale fisico e umano e produce un danno duraturo per il Paese. E’ quindi essenziale che il credito affluisca con facilità al sistema produttivo, però sono anche necessarie misure di sostegno a fondo perduto e misure per rafforzare il capitale, così che le imprese non escano dalla crisi schiacciate dai debiti. L’altra condizione è che le imprese siano messe nelle condizioni di innovare, assumere e investire. Sotto questo profilo in Italia dovremo affrontare alcune debolezze”.