I guai del Celeste. Formigoni non ha risarcito la Regione. Sequestrati 5 milioni all’ex governatore per il caso Maugeri

Cinque milioni di euro. A tanto ammonta la cifra del sequestro conservativo disposto dalla Procura della Corte dei conti di Milano a Roberto Formigoni

Cinque milioni di euro. A tanto ammonta la cifra del sequestro conservativo disposto dalla Procura della Corte dei conti di Milano a Roberto Formigoni. La somma è quella ritenuta corrispondente alle utilità realizzate nell’ambito della vicenda corruttiva con al centro la clinica Maugeri. La vicenda è costata una condanna a sei anni in primo grado per il Celeste. Ma non risultano corrisposte le previsionali del risarcimento stabilite dal Tribunale di Milano che ha condannato Formigoni  anche a versare 3 milioni di euro, in solido con l’uomo d’affari Pierangelo Daccò e con l’ex assessore lombardo Antonio Simone, alla Regione Lombardia. Tra cinque giorni dovrebbe, invece, arrivare la sentenza d’appello del processo.

La Porcura della Corte dei conti ha disposto anche altri sequestri per un totale di circa 33 milioni di euro, con un danno erariale di circa 60 milioni. Nel disporre ed eseguire i sequestri i pm contabili chiariscono anche che non hanno riconosciuto alcuna “rilevanza” alle confische disposte nel processo penale (oltre 6,6 milioni a carico di Formigoni) perché quelle confische penali “hanno una rilevanza esclusivamente sanzionatoria e non risarcitoria del danno pubblico”. La Procura contabile spiega, inoltre, di aver eseguito i sequestri perché “l’ingente danno contestato rende assai probabile l’esecuzione di atti in grado di diminuire la garanzia patrimoniale del credito erariale” vantato dalla Regione Lombardia “da parte dei membri del sodalizio criminoso”.

Il sequestro cautelare nei confronti di Formigoni consiste nel blocco di quindici immobili, tre conti correnti e crediti istituzionali. Gli immobili sequestrati si trovano 14 a Lecco e uno a Sanremo. Gli appartamenti nel territorio di Lecco fanno parte di un unico complesso immobiliare. I crediti sequestrati si trovano sui conti del Banco di Napoli, di Deusche Bank e della Banca Popolare di Sondrio. A Formigoni sono stati sequesstrati i crediti per le cariche istituzionali ricoperte, quindi gli è stato sequestrato anche il vitalizio percepito da ex deputato ed ex senatore e il “trattamento pensionistico” per l’incarico di parlamentare europeo, ricoperto negli anni ’80. E ancora il “vitalizio” e la “indennita’ di fine mandato” da ex Governatore.

Formigoni ha commentato quanto accaduto attraverso una nota che bolla come fake news la notizia del sequestro.  Formigoni ha fatto sapere che non gli è stato sequestrato “nulla” e questo “perché nulla posseggo. E tutto quanto possedevo (poco in verita’) mi è stato gia’ sequestrato da anni, per ordine della Magistratura e che la notizia che vuol far credere che io possegga un tesoretto da 5 mln che può essere sequestrato è falsa”.