Il Governo tenga botta a Bce & C. Il professor Galloni: “Con l’Italia la Brexit non c’entra.cSenza una Manovra decisa saremo sempre in crisi”

Per l’economista Galloni la Bce ci ha aiutato col quantitative easing. Ma ora si è accodata agli altri eurocrati

“Draghi ha sbagliato: è stato improprio, visto il suo ruolo, l’allarme sulla tenuta delle banche”. Il professor Antonino Galloni, economista e presidente del Centro Studi Monetari, stronca le dichiarazioni del Governatore della Bce, Mario Draghi, che ha criticato l’improvvida Manovra italiana.

Per la tenuta dell’Ue sarebbe pericolosa quanto la Brexit, ha detto Draghi.
“No, non sono assolutamente d’accordo. La Manovra del Governo gialloverde mette in discussione un unico pilastro: l’euro era stato fatto per industrializzare l’Italia, gli italiani dovevano stare zitti e buoni e subire tutto quello che hanno subito in questi decenni. La Brexit non c’entra niente, non implicava che la Gran Bretagna dovesse sottostare a chissà quali diktat, semplicemente è la Gran Bretagna stessa che si è voluta riappropriare di alcuni passaggi di sovranità”.

Intanto, come capitato anche con i commissari Ue, appena Draghi ha parlato ci sono stati effetti su spread e mercati.
“Che l’intervento del Governatore della Bce determini effetti sullo spread e sui mercati è normale. Quello che non è normale è che poi lo spread debba recepito pedissequamente da chi decide l’offerta dei titoli pubblici”.

Come giudica l’operato della Bce?
“La Bce ci ha aiutato tanto col Quantitative Easing, questo va riconosciuto. Però tutto ciò fa parte del progetto di politiche economiche deflattive, che è esattamente il contrario di quello che vuole fare il Governo”.

Il Governatore ha parlato anche della tenuta delle banche.
“Credo che il suo altolà sia pericoloso: lascia riflettere che il massimo responsabile della stabilità finanziaria in Europa emetta degli allarmi sulla tenuta delle banche che sono sotto la sua vigilanza. Diciamo che Draghi si è unito al coro di chi crede che andremo a sbattere con questa Manovra”.

Lei condivide questa lettura?
“Io penso di no. Ci vorrà semmai una Manovra più forte non una più debole per uscire dallo stallo economico che implica poca crescita della domanda interna, dei salari e dell’occupazione”.

Bene ha fatto dunque il Governo a rispondere a tono al Governatore Bce?
“Il Governo sta tenendo botta e fa bene. Però attenzione: se non si mette come paletto la spesa cui si vuole andare incontro ma il 2,4, può essere pericoloso. In che senso? Se il Pil non dovesse crescere abbastanza, per mantenere il 2,4 bisognerà far diminuire la spesa. E in quel caso saremmo punto e daccapo. Mi spiego: se ci dovesse essere crisi in Europa e dunque anche in Italia, se allora il Pil non dovesse crescere, la politica non può essere quella di ridurre la spesa ma dev’essere quella di aumentarla, se vogliamo contrastare la recessione”.