Il presidente di Roma Multiservizi Raponi indagato per truffa e frode. I rifiuti di bar e negozi raccolti per finta nel cuore della notte

Se qualcuno pensava che il caso sui furbetti dei rifiuti fosse una montatura, dovrà ricredersi. Già perché dopo nemmeno 24 ore dall’apertura del fascicolo, su input della sindaca Virginia Raggi e di un servizio de Le Iene, c’è stata la prima iscrizione sul registro degli indagati. Si tratta del presidente di Roma Multiservizi, Maurizio Raponi, indagato per truffa e frode nelle pubbliche forniture. Un caso su cui i pm intendono vederci chiaro e che per farlo hanno già acquisito il video mandato in onda dalla trasmissione di Italia Uno.

Stando a quanto emerge in queste ore, la situazione sarebbe preoccupante e configurerebbe l’ennesimo scandalo furbetti. Infatti il nodo del discorso riguarda la raccolta delle utenze non domestiche, ossia negozi, bar e ristoranti, che avviene nelle ore notturne, ossia quando tali esercizi commerciali sono chiusi. Ciò, ovviamente, rende impossibile raccogliere la differenziata.

Questo però non fermerebbe alcuni dipendenti che, facendo finta di nulla, striscerebbero il palmare fornito dall’azienda su di un codice a barre, presente all’esterno dell’utenza, facendo figurare nei sistemi informatici che la spazzatura è stata raccolta regolarmente. Insomma oltre al danno, la beffa. Ma c’è di più perché non venendo ritirata l’immondizia di tutte queste utenze, dipendenti e proprietari sarebbero costretti a gettare i rifiuti nei cassonetti che, invece, dovrebbero essere usati solo dalle utenze domestiche.