Sì, accordo raggiunto. La Corea del Nord invierà una delegazione di “alto livello” alle prossime Olimpiadi invernali di Pyeongchang dal 9 al 25 febbraio: è il primo risultato del dialogo tra i rappresentanti di Nord e Sud tenutosi al villaggio di confine di Panmunjom. Nella delegazione, ha reso noto Seul, ci saranno atleti, sostenitori, gruppi di performance artistica, team dimostrativo di taekwondo (arte marziale propria della penisola coreana) e funzionari di vertice. I sudcoreani hanno anche chiesto che gli atleti delle due squadre sfilino insieme alla cerimonia di apertura e chiusura. Per permettere la partecipazione di Pyongyang, Seul è disposta anche a sospendere le sanzioni imposte al regime di Kim.Il dialogo tra le delegazioni dei due Paesi si è concretizzato dopo i messaggi di distensione arrivati dal presidente sudcoreano Moon Jae-in ma anche dal leader Kim Jong-un che già nel discorso di Capodanno aveva aperto a una possibile partecipazione alle Olimpiadi.

Prima dell’inizio dell’incontro, alle 10 ora locale con cinque delegati per parte, il ministro per la Riunificazione sudcoreano, Cho Myoung Gyon, ha detto di sperare che i Giochi di Pyeongchang possano essere “un evento di pace ed un trampolino di lancio per relazioni intercoreane migliori”. Dal canto suo, il collega a capo della delegazione di Pyongyang, Ri Son Gwon, ha espresso l’auspicio che l’occasione porti “risultati preziosi al popolo coreano che ripone grandi aspettative su questo incontro”.

Sul tavolo, però, Seul ha avanzato anche altre proposte. A partire dal tentativo di riavviare le discussioni con la supervisione della Croce Rossa sulle riunioni delle famiglie separate dalla Guerra di Corea (1950-53) intorno alla festa del Capodanno lunare di febbraio, come ha spiegato il vice ministro Chun Hae-sung. Seul auspica inoltre di poter quanto prima un altro dialogo “tra militari” allo scopo di “eliminare o ridurre i rischi di errore di valutazione“, stemperando le tensioni intorno alla penisola.