L’Italia piange Felice Gimondi. Ha scritto la storia del ciclismo. Vinse tre Giri e un Tour de France. Aveva 76 anni

Una triste notizia per gli italiani in una calda serata all’indomani di Ferragosto. Non può che definirsi così la scomparsa a 76 anni di Felice Gimondi, mentre faceva un bagno nelle acque siciliane di Giardini Naxos in compagnia della moglie. La notizia ha presto attraversato l’Italia e si è anche propagata all’estero, vista la popolarità del campione bergamasco, che tra gli anni ’60 e ’70 ha infiammato il pubblico del ciclismo e non solo per le sue vittorie nella stessa epoca in cui correva Eddy Merckx. La sua firma, tra il 1965 e il 1979, su tre Giri d’Italia, un Tour de France, una Vuelta, un Mondiale, una Roubaix, una Sanremo e due Giri di Lombardia.

“Da stasera siamo tutti più soli, orfani di un campione che ha scritto la storia del ciclismo e riempito d’orgoglio il Paese con le sue imprese. Lo sport piange Gimondi, protagonista senza tempo. Ciao Felice, orgoglioso della tua amicizia e dell’esempio che ci lasci in eredita’” il ricordo del numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò. “Buon viaggio Felice Gimondi. Con te se ne va un pezzo della mia fanciullezza, ricordi di giochi tra amici. Sei stato un grande campione le cui gesta resteranno nei nostri cuori” le parole del sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti.

“Una tristezza enorme. C’è rammarico, delusione, un pianto nel cuore. Ho seguito tutta la sua carriera da dirigente, l’ho sempre ammirato e apprezzato” ha detto all’Italpress del presidente della Federciclismo Renato Di Rocco. “Era un corridore vero, un duro che non mollava mai, eravamo avversari ma ci siamo sempre rispettati. Per tanti anni siamo stati assieme nel consiglio Uci, spesso viaggiavamo assieme dall’Italia a Ginevra, ci raccontavamo di tutto” le parole commosse all’Italpress di Francesco Moser, che ogni anni gli mandava il suo moscato giallo.

Tristezza anche nelle parole di Moreno Argentin, raggiunto all’estero dalla triste notizia. “Il nostro movimento perde una grande figura. Mi dispiace tanto, e’ stato team manager ma anche una persona che mi e’ stato molto vicino in certi momenti” il ricordo all’Italpress dell’ex ciclista veneto. Di “unico idolo” parla di Gimondi l’attuale ct Davide Cassani. “Mi sono innamorato del ciclismo tifando Felice Gimondi, mio padre era un suo tifoso, ho avuto solo lui come idolo, quando ha smesso non ho piu’ tifato per nessuno”. “E’ una grave mancanza che lascia stupiti, non ci aspettavamo questa notizia” ha detto all’Italpress l’ex campione del mondo Gianni Bugno. “Ricordo un grande campione che non ha mai fatto parlare o cercato di mostrarsi al pubblico, è sempre stato schivo, è un campione che ha fatto la storia del ciclismo italiano”.