Mafia Capitale, condannato in Appello l’ex capo di gabinetto di Zingaretti. Era sotto processo per la maxi-gara del Cup regionale

Un anno di reclusione, pena sospesa, 500 euro di multa e divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per dodici mesi. E’ la condanna che i giudici della Corte d’Appello di Roma hanno inflitto, oggi, a Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, accusato di turbativa d’asta in relazione alla gara d’appalto da 90 milioni di euro per l’assegnazione del centro unico di prenotazione delle prestazioni sanitarie della stessa Regione bandita nel 2014. Gara poi bloccata dopo i primi arresti, avvenuti nel dicembre dello stesso anno, nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale.

Venafro era stato assolto in primo grado ma la sentenza era stata impugnata dalla procura. Il sostituto procuratore generale, Pietro Catalani, in sede di requisitoria, si era espresso per la condanna dell’ex dirigente regionale a un anno. Confermata, invece, la condanna a 16 mesi di reclusione per l’altro imputato, Mario Monge, già dirigente della cooperativa Sol.Co.

Venafro, secondo l’accusa, nella primavera del 2014, avrebbe segnalato il nominativo di Angelo Scozzafava, quale componente della commissione aggiudicatrice della gara, indicatogli da Luca Gramazio, all’epoca capogruppo del Pdl alla Pisana, e poi girato a Elisabetta Longo, all’epoca presidente della stessa commissione nonché responsabile della direzione regionale centrale acquisti.

Secondo l’ipotesi degli inquirenti, quell’appalto doveva essere gestito in base a un accordo lottizzatorio tra destra e sinistra. Scozzafava, condannato nell’appello del processo di Mafia Capitale, a 2 anni e 3 mesi, avrebbe comunicato a Salvatore Buzzi e al manager Fabrizio Testa “lo sviluppo delle decisioni della commissione aggiudicatrice, le offerte degli altri concorrenti e ogni altra notizia utile al raggiungimento dello scopo”, che era quello di far ottenere alla Sol.co., capogruppo del raggruppamento temporaneo di impresa, l’aggiudicazione di uno dei lotti in concorso.