Manovra, primo assalto respinto. E’ guerra sulle manette gli evasori. Dichiarati inammissibili oltre 300 emendamenti. M5S e Iv lontanissimi sul carcere a chi froda il Fisco

Inammissibili oltre 300 emendamenti. Primo stop da parte della commissione finanze della Camera alla pioggia di modifiche presentate al decreto fiscale. La battaglia però è ancora tutta sull’emendamento proposto da Italia Viva per bloccare le manette ai grandi evasori fiscali, norma difesa a spada tratta dal Movimento 5 Stelle che la ritiene fondamentale nella lotta a chi froda il Fisco.

OGGETTO DEL CONTENDERE. “Non riteniamo che le manette siano uno strumento per combattere l’evasione fiscale. Le manette per chi ruba ci sono già, ma non siamo d’accordo ad applicarle anche a chi commette degli errori fiscali”, ha dichiarato ieri Ettore Rosato, coordinatore nazionale del partito di Matteo Renzi. Ancora: “Non pensiamo che aggravare le pene aiuti a combattere l’evasione fiscale”. Ma i pentastellati non sono disposti ad arretrare. “Il consiglio dei ministri – è stato specificato in un post sul blog delle stelle – ha approvato il cosiddetto dl fiscale, strumento utile a ridefinire le regole e avviare una seria lotta all’evasione, triste primato italiano in Europa, che fa sì che la pressione fiscale sia altissima e i servizi non all’altezza. Il MoVimento 5 Stelle ha spinto affinché nel testo fosse presente la norma che prevede il carcere per i grandi evasori, ovvero coloro che con artifizi truffano lo Stato per intascarsi soldi che sono, invece, della collettività: alla faccia di tutti gli italiani onesti”.

Poi l’attacco a Italia Viva: “Noi non crediamo che si possa “giocare” su un aspetto così fondamentale. Che messaggio si lancia ai cittadini? Alle decine di milioni di italiani che pagano le tasse anche con sacrifici? Troppe volte abbiamo visto e letto di gente che vive nell’agio grazie ai soldi sottratti alla collettività. E ora di dire basta e di non tentennare. Bisogna decidere con chi si sta. Noi non abbiamo dubbi”.

SOLITE SCHERMAGLIE. Sul resto le battaglie attorno alla manovra sono quelle di sempre. Tra gli emendamenti respinti spicca quello sulla riduzione al 10% dell’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta tampon tax. E dichiarate inammissibili anche le proposte del Movimento 5 Stelle per aiutare i balneari e per l’acquisto di airbag e altri dispositivi di protezione da parte dei motociclisti. Stop appunto a oltre trecento emendamenti. Una scelta che ha fatto infuriare la deputata azzurra Stefania Prestigiacomo: “Si tratta di un comportamento indecente, chiediamo un pronto intervento del presidente della Camera, Roberto Fico”.

Restano però in piedi oltre 700 emendamenti, che saranno votati a partire da lunedì. Ieri sera al Mef con il ministro Roberto Gualtieri si è quindi riunita la maggioranza per fare il punto sulle proposte che saranno esaminate nei prossimi giorni e su cui il Governo sarà chiamato di volta in volta a dare il proprio parere. Sempre per lunedì fissata inoltre la scadenza per la presentazione degli emendamenti alla legge di bilancio, il cui esame inizierà alla quinta commissione del Senato e in cui si discuterà anche del taglio al cuneo fiscale.