Mattone su mattone. Il mercato immobiliare torna a respirare. Torna il segno positivo dopo sette anni: +1,8%. Grazie alla crescita del mutuo ipotecario: +12,7%

Mattone su mattone. Il mercato immobiliare torna a respirare. Torna il segno positivo dopo sette anni: +1,8%. Grazie alla crescita del mutuo ipotecario: +12,7%

Torna respirare il mercato del mattone. Erano sette anni che le compravendite di immobili non registravano un segno positivo. Una crisi dalle dimensioni drammatiche che però nel 2014 ha fatto registrare una prima e positiva inversione di tendenza con una crescita dell’1,8% rispetto ai dati relativi all’anno precedente. I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate tornano a far respirare un’aria positiva, dando un boccone d’ossigeno a un settore che più di altri sta pagando gli effetti negativi della crisi economica.

LE SOLUZIONI FAMILIARI
Una ripresa che passa attraverso l’acquisto di abitazioni facendo ricorso a un mutuo ipotecario, +12,7% rispetto al 2013. Nel 40% dei casi per poter investire nel mattone l’acquirente ha fatto ricorso agli istituti di credito. Mediamente i richiedenti hanno ottenuto dalle banche un capitale medio erogato che si aggira sui 119mila euro. Meno rispetto al 2013, quando la media che si era registrata era di 116mila euro. Detto questo il segnale potrebbe apparire come ancor più positivo, visto che seppur i prestiti si sono abbassati, gli acquisti sono comunque ripresi.
Anche perché c’è un altro dato, da non sottovalutare affatto, ed è il calo della rata mensile del 7% rispetto al 2013. Non poco per le famiglie italiane che hanno inteso stipulare un mutuo per mettere su casa a un costo medio mensile della rata di 631 euro. Oltre al fondamentale abbassamento dei tassi di interesse, scesi intorno al 3,4% e una diminuzione dei prezzi dello 0,8%. Sulla durata del mutuo non si scappa. Pe ripagarsi casa occorrono almeno 22 anni. Dato invariato rispetto a quello degli anni precedenti.

TORNA IL BOOM
Tirando le somme l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate parla di 920.849 unità immobiliari compravendute. Nel 2013 il conteggio si fermò a 904.960. Insomma un incremento di 15.889 unità. Entrando nel dettaglio sono le unità relative al settore commerciale che fanno registrano il maggior incremento con un significativo +5,7%, a seguire residenziale e produttivo con il 3,6% in più, mentre permane il segno meno nel terziario accusando un decremento del 4,6%.

GRANDI ACQUISTI
Vola il mercato del mattone a Bologna (+18,5%), Genova (+15%) e Roma (+13,9%). Piange Napoli (-3,7%) dove influisce la dismissione del patrimonio residenziale del Comune a favore degli inquilini. Ancor più positivo il confronto dell’ultimo trimestre con acquisto di immobili per abitazioni e negozi che volano alle stelle. Che sia un segnale di buon auspicio per la ripresa è sicuro. Nei fatti staremo a vedere.