Medvedev si dimette insieme a tutti i membri del governo russo per favorire le riforme costituzionali annunciate da Putin

Il primo ministro della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, in merito alle proposte annunciate dal presidente Vladimir Putin di modificare la Costituzione, ha ritenuto di rassegnare le dimissioni insieme all’intero governo. Il premier, riportano i media russi, ha sottolineato come “questi cambiamenti, quando saranno adottati, apporteranno cambiamenti significativi non solo a una serie di articoli della Costituzione, ma anche all’equilibrio del potere in generale”. L’attuale governo presieduto da Medvedev era stato formato il 18 maggio 2018. “In questo contesto, è ovvio che noi, in qualità di governo, dovremmo permettere al presidente del nostro Paese di prendere tutte le decisioni necessarie”, ha aggiunto il premier dimissionario. “Credo sia giusto che il governo della Federazione russa si dimetta in conformità con l’articolo 117 della Costituzione”, ha concluso Medvedev. Putin ha ringraziato il governo per il lavoro svolto: “Da parte mia voglio anche ringraziarvi per tutto ciò che è stato fatto in questa fase del nostro lavoro congiunto, voglio esprimere soddisfazione per i risultati che sono stati ottenuti”. Il presidente russo ha poi precisato che “non tutto è stato fatto, ma non tutto riesce sempre in modo completo”.