Ponte Morandi, scricchiola la posizione di Autostrade. La durissima relazione della Commissione ispettiva del ministero: “Inappropriate le misure per la prevenzione del viadotto Polcevera”

Si complica la posizione di Autostrade visto quanto scritto dalla Commissione ispettiva del Mit nella relazione sul crollo del ponte Morandi a Genova

Si complica la posizione di Autostrade visto quanto scritto dalla Commissione ispettiva del Mit nella relazione sul crollo del ponte Morandi a Genova. “Le misure adottate da Autostrade per la prevenzione del viadotto Polcevera erano inappropriate e insufficienti considerata la gravità del problema – si legge nella relazione – “Autostrade per l’Italia era in grado di cogliere qualitativamente l’evoluzione temporale dei problemi di ammaloramento, ma con enormi incertezze. Tale evoluzione, ormai già da anni, restituiva un quadro preoccupante, e incognito quantitativamente, per quanto concerne la sicurezza strutturale rispetto al crollo”.

Nel frattempo sono arrivate le rassicurazioni del sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Matteo Guidesi, rispetto ai prossimi passaggi burocratici: “Entro domani ci sarà la pubblicazione del decreto e immediatamente dopo ci sarà la nomina del Commissario. Il provvedimento è già condiviso e non tornerà al consiglio dei ministri”.

Una relazione di 250 pagine quella messa a punto dal lavoro dei sei commissari nominati dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. La commissione ministeriale fa sapere che “contrariamente a quanto affermato nella comunicazione del 23 giugno 2017 della Società alla struttura di vigilanza, tale documento (la valutazione di sicurezza) non esiste“.  La valutazione doveva concludersi entro il 31 marzo 2013.

SCARICA QUI L’INTERA RELAZIONE DEL MINISTERO SUL CROLLO DEL PONTE MORANDI

Nel corso della giornata, poi, sono filtrate indiscrezioni sul decreto Genova secondo cui si sarebbe arenato alla Ragioneria di Stato per l’assenza di coperture. Trascorsa qualche ora Palazzo Chigi ha assicurato: “Nessun ritardo, via libera dal ministero delle Finanze, il provvedimento sta per essere inviato al Quirinale”.