La Procura di Taranto ordina lo spegnimento dell’Altoforno 2 dell’ex Ilva. Non rispettate le prescrizioni di sicurezza dopo l’incidente che nel 2015 causò la morte di un operaio

L’Altoforno 2 dell’ex Ilva di Taranto, ora ArcelorMittal, rischia lo spegnimento. Il giudice dell’udienza preliminare, Pompeo Carriere, ha rigettato, infatti, l’istanza di dissequestro dell’impianto presentata dai commissari straordinari di Ilva in amministrazione straordinaria nell’ambito dell’inchiesta riguardante l’incidente, avvenuto a giugno 2015 e costato la vita all’operaio Alessandro Morricella.

Dagli accertamenti svolti dai tecnici incaricati dal gup, dalla Procura di Taranto e dal custode giudiziario è emerso che alcuni interventi di messa in sicurezza dell’Altoforno non sono stati effettuati. Il rigetto dell’istanza dovrebbe ora portare allo spegnimento dell’impianto, uno dei tre in funzione attualmente nell’ex Ilva, ma Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal presenteranno richiesta di sospensione dell’atto.

Il provvedimento è stato firmato dal pm Antonella De Luca e dal procuratore di Taranto Carlo Capristo a cui sono pervenute le ultime relazioni in cui proprio i custodi giudiziari hanno evidenziato il mancato rispetto del cronoprogramma degli interventi che erano stati prescritti per ripristinare le condizioni di sicurezza nell’impianto.