Reddito e Pensione di Cittadinanza: 1 milione e mezzo di domande. L’Inps ne ha accolte 982mila. Il 56% arrivano dal Sud e dalle isole. C’è un risparmio di 1,5 miliardi rispetto alle somme stanziate

All’8 ottobre 1,5 milioni di nuclei hanno presentato una domanda di Reddito/Pensione di Cittadinanza all’Inps: 982 mila sono state accolte, 126 mila sono in lavorazione e 415 mila sono state respinte o cancellate. Da aprile 2019 ad oggi 39 mila nuclei sono decaduti dal diritto. Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione si evince che il 79% viene trasmessa dai CAF e dai Patronati e solo il 21% dalle Poste Italiane; quest’ultima percentuale sale al 32% se consideriamo le domande pervenute dalle regioni del Nord e scende al 16% per quelle pervenute dalle regioni del Sud e delle Isole.

Le regioni del Sud e delle Isole, con 849 mila nuclei (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 425 mila nuclei (28%), e da quelle del Centro con 249 mila nuclei (16%). Dall’istituzione del beneficio risultano 982 mila nuclei le cui domande sono state accolte; di questi, 39 mila sono decaduti dal diritto. I 943 mila nuclei restanti sono costituiti per 825 mila da percettori di Reddito di Cittadinanza, con 2,2 milioni di persone coinvolte, e per 118 mila da percettori di Pensione di Cittadinanza, con 134 mila persone coinvolte.

A fronte di 943 mila nuclei percettori sono state coinvolte 2,3 milioni di persone, di cui 1,5 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 493 mila nelle regioni del Nord e 315 mila in quelle del Centro. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza è la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 54% dei nuclei beneficiari. Ad oggi risulta che 39 mila nuclei, di cui 36 mila beneficiari di Reddito di Cittadinanza e 3 mila di Pensione di Cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio.

L’importo medio mensile erogato nei primi tre mesi dall’istituzione della prestazione è pari a 482 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore del 7% e del 14% nelle regioni del Centro e del Nord. L’importo medio mensile varia anche in funzione della prestazione percepita: mediamente vengono erogati 520 euro per il Reddito di Cittadinanza e 215 euro per la Pensione di Cittadinanza.

Nel primo mese di erogazione del Reddito/Pensione di Cittadinanza (aprile 2019) sono state pagate 569 mila prestazioni per un importo medio di 498 euro; nei due mesi successivi si sono registrati incrementi rispettivamente del 27% e del 15% (721 mila e 828 mila prestazioni) per un importo medio di 497 euro nel mese di maggio e 477 euro nel mese di giugno. Dal mese di luglio l’incremento del numero dei nuclei beneficiari rispetto al mese precedente risulta mediamente pari al 3% con un importo medio di poco superiore ai 470 euro.

Tra aprile e settembre si sono spesi circa 2,4 miliardi di euro per il Reddito e la pensione di cittadinanza ed è probabile che a fine anno la spesa complessiva resti sotto i 4 miliardi con un risparmio rispetto alle risorse stanziate (5,6 miliardi) largamente superiore a 1,5 miliardi. E’ quanto è possibile calcolare dalle tabelle dell’Inps diffuse in questi mesi sui beneficiari del Reddito e sugli importi medi percepiti. Nei primi tre mesi di pagamento si è speso poco più di un miliardo mentre nei tre mesi successivi si è speso meno di 1,4 miliardi.