Rifiuti della Capitale in Abruzzo. Una stangata dal romano Marsilio. La Regione dell’esponente FdI proroga lo smaltimento. Ma la tariffa aumenta da 7,5 a 10 euro a tonnellata

Si è fatta attendere la Regione Abruzzo che ha appena autorizzato il trattamento di altre 16mila tonnellate di rifiuti romani prorogando, fino a dicembre, l’intesa con la Regione Lazio. Ma il via libera costa caro: la delibera della Giunta regionale presieduta, peraltro, dal romano Marco Marsilio, dispone, infatti, anche un aumento di 2,50 euro a tonnellata delle tariffe per lo smaltimento dell’indifferenziata in arrivo dai vicini di casa. Insomma, un vero e proprio salasso.

SOLUZIONE TAMPONE. Si tratta dei rifiuti urbani indifferenziati da lavorare in Abruzzo per poi essere trasferiti in discariche extraregionali. Ma la novità, da ieri, riguarda proprio il prezzo maggiorato, che porterà nelle casse della regione verde d’Europa un consistente extragettito. La tariffa passerà infatti da 7,50 a 10 euro a tonnellata, di cui 7.70 euro da riconoscere alla Regione e 2.30 euro ai Comuni come ristoro. La proroga all’intesa con la Regione Lazio permette di trattare 16mila tonnellate di rifiuti per fronteggiare l’emergenza di Roma, alle prese con i problemi causati dagli incendi ai Tmb Salario e Rocca Cencia, e per la quale si lavora pure a un ulteriore accordo con le Marche per altre 5 mila tonnellate.

Ma la Capitale resta sulla graticola visto che la proroga disposta dall’Abruzzo scadrà a dicembre e nulla dispone a partire da gennaio 2020. Il voto della Giunta abruzzese si è fatto attendere, con una delibera pronta da giorni e finalmente approvata ieri, in zona cesarini, dall’esecutivo regionale: “La delibera è stata approvata in giunta regionale”, conferma a La Notizia l’assessore regionale al ramo Nicola Campitelli. Una tregua, come detto, costosa. E con un’incognita: a partire da gennaio, proseguirà l’impegno di solidarietà dell’Abruzzo tra istituzioni? “Questo non glielo so dire”, ammette Campitelli.

Di certo Roma non ha risolto l’emergenza rifiuti e con gli incendi ai 2 impianti di Trattamento meccanico biologico il problema si è aggravato. Ma per il prossimo anno l’Abruzzo non ha deciso. Una situazione di incertezza che non fa dormire tranquilli il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti né il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, oltre a pesare sui romani nonostante la Regione Abruzzo sia guidata da Marsilio (Fratelli d’Italia) che, da romano, conosce bene il problema della Capitale, sia da parlamentare che da cittadino.

Di solidarietà parla anche l’assessore Campitelli: “Sopra questa cosa un domani potremmo trovarci noi in difficoltà e avere tutte le porte chiuse, quindi in un’ottica di collaborazione tra le Regioni visto che in queste cose nessuno è maestro abbiamo approvato la proroga con la delibera di ieri – spiega l’assessore regionale –. Le 16mila tonnellate di rifiuti che arriveranno non creano assolutamente disagio al sistema regionale del ciclo integrato e abbiamo aumentato la tariffa, incremento che sarà anche impiegato per una campagna di sensibilizzazione sul riciclo oltre che al ristoro dovuto ai Comuni che accolgono gli impianti di trattamento impegnati per l’immondizia romana: Aciam di Aielli (L’Aquila) e Deco di Chieti”.