Sì di Tripoli al cessate il fuoco proposto da Putin e Erdogan. Di Maio: “Mettere in sicurezza la Libia significa mettere in sicurezza l’Italia”

Il Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico (Gna) “accoglie con favore qualsiasi appello alla ripresa del processo politico e ad allontanare lo spettro della guerra, in conformità con l’Accordo politico libico e il sostegno alla Conferenza di Berlino patrocinata dalle Nazioni Unite”. E’ quanto si legge in una nota del Gna pubblicata dopo l’incontro di ieri ad Istanbul tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, nel quale i due hanno proposto tra le altre cose “un cessate il fuoco in Libia a partire dalla mezzanotte di domenica prossima”.

“Dopo essere stato ieri a Il Cairo, oggi sono qui ad Algeri insieme al ministro degli Esteri algerino, Boukadoum, per discutere ancora del dossier libico. Mettere in sicurezza la Libia significa mettere in sicurezza anche l’Italia. Tra poco incontrerò il primo ministro algerino, Abdelaziz Djerad, e subito dopo il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune. L’Italia è il primo Paese dell’Ue a far visita al nuovo governo algerino appena insediato”. E’ quanto scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

“In tutti gli incontri sulla Libia – ha aggiunto Di Maio -, sono tutti d’accordo che adesso bisogna mettere tutti i paesi intorno a un tavolo e trovare la soluzione che ci consenta di trovare la pace. Abbiamo un’occasione storica di lavorare insieme ai paesi vicini alla Libia per trovare una soluzione al cessate il fuoco, che è il nostro obiettivo principale comune. Insieme dobbiamo lavorare alla stabilità della regione, contrastando il terrorismo e il lavoro che l’Algeria fa ai confini con la Libia è un lavoro di cui giova tutto il Mediterraneo e monitora una situazione che è sempre più incandescente”.