Silvia Romano non è più in Kenya. La cooperante rapita lo scorso anno si troverebbe in Somalia prigioniera dei jihadisti di Al-Shabaab. La Procura di Roma avvia una rogatoria

Silvia Romano, la cooperante milanese rapita in Kenya il 20 novembre dello scorso anno, sarebbe tenuta prigioniera in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab. E’ quanto emerge dagli sviluppi delle indagini svolte dalla Procura di Roma e dai carabinieri del Ros. Gli elementi raccolti dagli investigatori dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, dopo la trasferta in Kenya dell’agosto scorso, hanno rafforzato la convinzione che la giovane cooperante sia ancora viva e si trovi in Somalia. Dall’analisi dei documenti messi a disposizione dalle autorità kenyote la ragazza si troverebbe in una area del Paese africano dove gravitano milizie locali legate al gruppo terroristico Al-Shabaab. Gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di inviare una rogatoria internazionale alle autorità somale.