Siri, nuove perquisizioni. La Finanza indaga sui prestiti concessi a San Marino e sulla palazzina acquistata a Bresso dall’ex sottosegretario leghista. Di Maio: “L’abbiamo fermato noi”

Perquisizioni e sequestri sono stati compiuti oggi nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano sul caso dell’acquisto, da parte del senatore ed ex sottosegretario alle Infrastrutture leghista, Armando Siri, di una palazzina a Bresso, nel Milanese. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Milano si sono recati nella sede della Tf holding srl, società beneficiaria di un secondo mutuo di 600 mila euro concesso dalla Banca Agricola di San Marino e ritenuto anomalo dalle stesse autorità finanziarie del Titano. Ulteriori perquisizioni sono state compiute anche presso abitazioni e uffici di altre persone e di società coinvolte nell’operazione. “Noi siamo l’unica forza politica – ha detto il vicepremier Luigi Di Maio – che è andata al governo per realizzare il programma elettorale. Ci è andata 33% quindi non può realizzare tutto ma sempre meglio che realizzare zero e avere al governo quelli che, per esempio, il mio ministero ha fermato e nessuno ha detto niente quando stavano con Siri provando sull’eolico a fare business con la mafia. E l’abbiamo fermato noi al Mise”.