Sovranisti in modalità slogan. Ma il Paese è tutto con il Governo. Parla Licheri (M5S): “Comodo il piagnisteo della propaganda. Servono proposte, non video smentiti dagli scienziati”

“Mio nonno era maresciallo di marina e mi diceva che i bravi capitani non si vedono quando il mare è calmo, si riconoscono quando la nave attraversa una burrasca”. L’aneddoto raccontato a La Notizia dal senatore M5S Ettore Licheri coglie nel segno. E raffigura quanto sta accadendo oggi sulla scena politica, con un raffronto neanche troppo velato a chi – vedi Matteo Salvini e Giorgia Meloni su tutti – “non riesce ad uscire dalla ‘modalità slogan’ neanche adesso”, dinanzi all’emergenza sanitaria più grande che la storia contemporanea ricordi “quando servirebbe – continua Licheri – l’operosità intelligente di tutti”.

Dal virus creato in laboratorio fino al Mes. Pare proprio invece che parte dell’opposizione non sappian più cosa inventarsi per attaccare il governo in un momento in cui servirebbe unità nazionale…
Sono giorni cruciali e avremmo bisogno di un’opposizione che proponga azioni e soluzioni, piuttosto che video smentiti dalla comunità scientifica. Può essere utile al paese una politica che continua solo ad indicare la lista delle cose che non vanno? Servono soluzioni attuabili subito. Il Capo dello Stato ha rivolto un appello affinché si agisca in modo unitario. Stiamo affrontando una terribile pandemia, in gioco c’è la vita dei nostri concittadini. Se vinceremo, vinceremo tutti insieme, se perderemo, perderà il paese.

E il Movimento 5 Stelle in questo cosa ha fatto?
Insieme alle altre forze di maggioranza ha offerto alle opposizioni la disponibilità ad un confronto permanente per gestire insieme il percorso politico-parlamentare. Ognuno di noi quindi può e deve fare la sua parte. Questo è il momento della decisione e delle responsabilità.

Quanto è affidabile un’opposizione che in Aula dice una cosa e davanti alle telecamere tutt’altro?
Stiamo attraversando la crisi più grave della nostra storia contemporanea e sono questi i momenti in cui gli italiani capiranno lo spessore delle diverse forze politiche e la cifra dei rispettivi leader in campo. La loro capacità di assumersi le responsabilità e di prendere su di sé il peso di decisioni difficili. Verrà il tempo dei bilanci su ciò che è stato fatto e su ciò che si sarebbe potuto fare, dei giudizi su chi è rimasto a combattere e chi ha preferito restare nel comodo piagnisteo della propaganda.

Crede che questi attacchi gratuiti dipendano dal fatto che l’opinione pubblica ha compreso l’importanza delle misure attuate da Conte e dal governo?
Non saprei. Ma mi pare lampante che anche in questa fase così delicata Salvini e Meloni stiano inseguendo sondaggi e consensi. Ma non importa, il MoVimento 5 Stelle, il governo e tutta la maggioranza stanno dando dimostrazione di coraggio e determinazione e stanno gestendo con autorevolezza e serietà l’emergenza. Non credo ai sondaggi ma ho motivo di ritenere che tutto il Paese stia apprezzando il nostro sforzo.

Attacchi, però, arrivano anche dall’interno della maggioranza. Renzi non ha gradito alcune scelte…
L’appello a fare solo proposte costruttive e a contribuire alla ripresa del nostro paese vale per tutti, Renzi compreso. Il tatticismo politico non è mai una buona cosa, lo è ancora di meno in questa fase delicata.

Si sta facendo strada l’idea di un governo post-emergenza guidato da Draghi. È un’idea percorribile?
A cosa e a chi serve evocare il solito nome di Draghi in un frangente in cui stiamo gestendo una situazione tanto complessa sotto la guida di un premier apprezzato per serietà, competenza e trasparenza? Un governo lo abbiamo e i cittadini stanno capendo il lavoro che sta facendo. Abbiamo davanti settimane molto impegnative e stiamo predisponendo un piano economico senza precedenti che servirà per rilanciare l’economia e per tutelare tutte quelle persone che stanno subendo tremendi danni. Serve mettere più soldi possibili per aiutare tutti i nostri concittadini. E lo faremo.