Standard & Poor’s ci crede. Nuovi stimoli Bce a settembre. La crescita nell’Eurozona continua a deludere Potrebbe essere l’ultimo colpo di Draghi

La decisione toccherà ancora a Mario Draghi, nonostante sia in uscita dalla Banca centrale europea e di fatto stia già per passare il testimone alla presidente appena uscita dal Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. Ma per l’agenzia di rating Standard & Poor’s l’Eurotower a settembre potrebbe annunciare un nuovo ciclo di stimoli monetari per l’economia Ue, più debole del previsto persino in Germania, cioè la locomotiva dell’intera eurozona. L’agenzia scommette su questo scenario proprio perché “persistono incertezza e rischi al ribasso per la crescita” europea, com’è esplicitamente scritto nell’ultimo report che gli analisti dedicano alle prossime mosse dell’istituto centrale di Francoforte.

DECISIONE IMMINENTE. La previsione sui tempi è stretta: “Ci aspettiamo – si legge nel report – che la Bce torni alla modalità di allentamento durante la riunione della prossima settimana e apra la porta a un pacchetto di misure già a settembre. S&P spiega come, al momento, “tutte le opzioni rimangano sul tavolo” con la previsione che la Banca centrale europea taglierà il tasso sui depositi di 10 punti base e, potenzialmente, riprenderà acquisti di attività nette per 15 miliardi di euro al mese da ottobre. Il titolo del report (“Back To The Future?”, che cita il famoso film di Robert Zemeckis “Ritorno al futuro”) riporta alla mente l’ormai famoso “whatever it takes” di Draghi. E gli economisti dell’agenzia, infatti, partono proprio da lì per immaginare cosa accadrà a breve: “Il verbale della riunione di politica monetaria di giugno della Bce, pubblicato la scorsa settimana, ha ribadito il tono accomodante (“dovish”) del discorso fatto a Sintra proprio da Draghi, affermando che di fronte all’incertezza il Consiglio direttivo si trova pronto ad allentare ulteriormente l’orientamento della politica monetaria, adeguando tutti i suoi strumenti”.

MAXI PRESTITO. D’altra parte, uno di questi stimoli monetari è già programmato proprio per il rientro dalle ferie, con un nuovo maxi prestito alle banche, un programma Tltro (cioè Targeted Longer-Term Refinancing Operations, che vuol dire liquidità illimitata offerta al sistema creditizio, con una scadenza di restituzione a lungo periodo). Segno che l’economia reale – famiglie e imprese – ha necessità di finanziamenti, anche se poi tutta questa massa monetaria non finisce dove serve per sostenere i consumi, ma in larga parte defluisce nei grandi fondi d’investimento, che per restituire le somme ottenute con i margini richiesti dalle stesse banche, spremono ancora di più le imprese. E così l’economia continua a soffrire.