Sulla fornitura dei container gli appalti vanno in tilt. Raffica di procedure d’urgenza della Consip. Ma non tutti i lotti sono assegnati

Tempi duri per la Consip. La società del ministero dell’economia, guidata dal renziano Marroni, gestirà l’ennesima urgenza degli appalti post terremoto

Tempi duri per la Consip. La società del ministero dell’economia, guidata dal renziano Luigi Marroni, adesso si troverà a dover gestire l’ennesima urgenza degli appalti post sisma. Una condizione non facile che nel recente passato, in particolare dopo le scosse telluriche di agosto e di ottobre del 2016, ha già messo in seria crisi la società pubblica. Il cui compito, giusto per ricordarlo, è quello di fungere da centrale acquisti per tutte le Pubbliche amministrazioni facendole risparmiare sui prezzi di fornitura. Ma la prova delle enormi difficoltà incontrate nel recente passato, anche a causa di alcune stime un proprio azzeccate, sta nelle vorticose procedure negoziate d’urgenza che tra novembre e dicembre la società ha dovuto indire e assegnare per fornire in fretta e furia i famosi container in cui sistemare gli sfollati.

La storia – A dicembre scorso, per esempio, a poche settimane dalla pubblicazione del bando è stato assegnato un accordo quadro da 36 milioni di euro di importo massimo per la fornitura di container a beneficio delle persone danneggiate dagli eventi sismici del Centro Italia dell’agosto e dell’ottobre 2016. A risultare vincitrici sono state le società Tecnifor Spa, New House Spa, Cemeco srl, Modulcasa Line Spa, R.I. spa, Losberger Rds, il raggruppamento tra Italspurghi Ecologia srl ed Eps Italia srl e la Algeco Spa. Qualche giorno prima è stata aggiudicata una procedura lampo molto simile, sempre per la fornitura di container per le popolazione del Centro Italia colpite dal sisma. Stavolta il valore massimo dell’accordo quadro si è attestato sui 27 milioni di euro. In questo caso, però, risulta ancora adesso aggiudicato un solo lotto su due, che è andato alle seguenti società: LTForm 2 Srl, Barbieri Fernando, Moschella Pasquale, Laezza Spa e Homes Spa. Ancora, musica simile è andata in scena a fine novembre, quando un accordo quadro in tutto e per tutto simile agli altri due, ma del valore massimo complessivo di 120 milioni di euro, è stato assegnato coprendo solo due lotti su tre. Tra le società vincitrici risultano Cemeco Srl, Tecnifor Spa, F.M.B. Tubes Srl, il raggruppamento Italspurghi Ecologia Srl ed Eps Italia Srl e Algeco Spa per quanto riguarda il lotto 1; la Edilsider Spa per il lotto 2.

Numeri totali – Insomma, solo a cavallo tra novembre e dicembre sono state bandite procedure lampo da complessivi 183 milioni di euro per fornire assistenza a popolazioni che erano state colpite dal terremoto dell’ottobre precedente, se non addirittura dell’agosto. E questo, peraltro, senza riuscire ad aggiudicare tutti i lotti. Per carità, in situazioni di emergenza il tempo stringe e lavorare non è certo facile. Ma adesso per la Consip, almeno in parte, potrebbero riproporsi le stesse fibrillazioni. La speranza è che i container in fornitura sulla base di questi tre precedenti accordi quadro possano essere sufficienti a far fronte alle nuove esigenze. Ma la rapida successione delle scorse procedure di emergenza, a distanza di mesi dai precedenti eventi sismici, e la non completa copertura dei lotti, fanno capire la difficoltà della situazione. Anche da un punto di vista amministrativo.