Torna lo spettro della seconda rata Imu

dalla Redazione

Il braccio di ferro in aula alla Camera sul decreto legge Imu-Bankitalia fa tornare lo spettro della seconda rata dell’Imu 2013 e alla fine ha fatto saltare ieri sera la discussione. Che verrà riproposta oggi: dalle 10, l’Aula della Camera riprende infatti l’analisi del decreto legge su IMU e Banca d’Italia (133 del 2013), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia (già approvato dal Senato). In ballo, come detto, c’è il pagamento della seconda rata dell’Imu, più volte oggetto di promesse di cancellazione. E certo l’obiettivo di M5S e Forza Italia non è quello di far pagare la tassa ai cittadini; puntano invece alla soppressione della parte che riguarda la ricapitalizzazione e la riorganizzazione della Banca d’Italia, che frutterebbe in corso d’anno 1, 1,5 miliardi di euro alle Casse dello Stato. E qui nasce il problema.ù

Per quanto riguarda la seconda rata Imu, se dovesse tornare, si tratterebbe di un esborso per i cittadini sulla prima casa di 2,2 miliardi. L’ipotesi della decadenza del dl certo pero’ non dispiacerebbe alle imprese e in particolare banche ed assicurazioni che si sarebbero trovate a dover coprire gran parte dell’impegno attraverso un inasprimento degli acconti fiscali. Infatti tra la clausola di salvaguardia a copertura della cancellazione della prima rata Imu e l’effetto del decreto, sale al 128,5% l’acconto Ires, per il periodo d’imposta 2013, per gli enti creditizi e finanziari, per la Banca d’Italia e per le societa’ e gli enti che esercitano attivita’ assicurativa. Per le imprese gli acconti Ires e Irap per il 2013 arrivano a 102,5%.