L’Italia potrebbe arrivare presto a 100mila contagi al giorno. Sileri: “Omicron contagia 5 volte più della Delta plus. Credo rappresenti oltre il 50-60% di tutto il virus che circola”

Per il sottosegretario Sileri, Omicron contagia 5 volte più della Delta plus. "Credo rappresenti oltre il 50-60% di tutto il virus".

L’Italia potrebbe arrivare presto a 100mila contagi al giorno. Sileri: “Omicron contagia 5 volte più della Delta plus. Credo rappresenti oltre il 50-60% di tutto il virus che circola”

“Dal 10 gennaio si torna a scuola sicuramente in presenza. È verosimile che nei prossimi giorni si possa arrivare anche a 100 mila contagi al giorno ma se non c’è un sovraccarico di ricoveri e terapie intensive, per la scuola non vedo un grande problema”. È quanto ha detto a SkyTg24 il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “In presenza di un grave sovraccarico – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, la scuola sarebbe invece l’ultimo dei problemi, si tornerebbe all’arancione in diverse regioni e ci sarebbero altre chiusure. Altrimenti non vedo ripercussioni”.

“La variante Omicron credo rappresenti oltre il 50-60% di tutto il virus che circola in Italia – ha detto ancora Sileri -, anche se i dati cambiano di settimana in settimana. Omicron contagia 5 volte più della Delta plus, sta prendendo il sopravvento. In massimo due settimane avrà preso il sopravvento sulla popolazione positiva e sarà il virus con cui saremo chiamati a confrontarci”.

“Aspettiamo un parere del Cts. Una revisione della quarantena – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute – è sicuramente necessaria, ma non è questo il momento. Aspettiamo almeno 10-15 giorni. Con due varianti che circolano nel Paese, la Delta e la Omicron, non si possono togliere le persone dalla quarantena. Bisogna vedere come si comporta la Omicron, bisogna vedere quando e a chi ridurre l’isolamento”.

Sileri conferma, inoltre, che la “stragrande maggioranza delle persone in terapia intensiva sono non vaccinate”. La quarantena potrebbe essere ridotta a “chi ha fatto la seconda dose entro sei mesi e a chi ha fatto la terza dose”. Aspettiamo di capire come si comporta la variante Omicron, riduciamo la quarantena – come già è – per i vaccinati e vediamo ancora quanto ridurla e a chi ridurla. Liberiamo poi le persone con il test diagnostico e tra il test molecolare e quello rapido, io consiglierei più il test molecolare”.

La prima regola da seguire per Sileri resta la sicurezza, “non si riduce la quarantena per mandare avanti un sistema lavorativo che va andare in giro un positivo”. “Dobbiamo agire con una base scientifica – ha spiegato -: virus meno aggressivo; virus con tempo di incubazione più breve; persona vaccinata con due dosi entro 6 mesi o terza dose; uso spregiudicato di diagnostica affidabile (vedi tampone molecolare)”.

“La riduzione della quarantena, in questo senso – ha aggiunto il sottosegretario -, è la conseguenza di una base scientifica solida che mette in sicurezza il Paese. Sarà definita tra massimo due settimane, perché aspettiamo i dati mutuati anche dall’esperienza del Regno Unito. Il fatto che la omicron si sia diffusa tanto negli altri paesi ci consente di mutuare la loro esperienza. Per la Befana, o subito dopo, dovremo riuscirci- aggiunge- certamente prima che inizi la scuola”.

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