Dal 24 maggio tutta Italia sarà in zona gialla. Speranza: “E’ il risultato delle misure adottate e della campagna di vaccinazione”. L’Iss conferma: “Il quadro è in deciso miglioramento”

Da lunedì tutte le Regioni e le Province Autonome saranno in zona gialla. L'Iss: "Il quadro è in deciso miglioramento. La curva decresce".

Dal 24 maggio tutta Italia sarà in zona gialla. Speranza: “E’ il risultato delle misure adottate e della campagna di vaccinazione”. L’Iss conferma: “Il quadro è in deciso miglioramento”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire dal 24 maggio. L’ordinanza prevede che da lunedì tutte le Regioni e le Province Autonome saranno in zona gialla. “Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in zona gialla. E’ il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità” ha detto in un post su Facebook Speranza.

“Il quadro è in deciso miglioramento” ha confermato, commentando i dati relativi all’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia (qui il bollettino di oggi), il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (qui il video della conferenza stampa). “Il nostro Paese – ha detto ancora il numero uno dell’Iss – ha una curva che decresce. L’età mediana delle persone in terapia intensiva si abbassa, passando a 65 anni. Il tasso di incidenza decresce in tutte le fasce di età, ed è più marcata la decrescita se osserviamo le fasce d’età vaccinate. L’Rt a 0,78 da 0,86 della scorsa settimana ma è importante che il limite superiore è sotto il valore di 1”.

E’ in disaccordo con le parole di Speranza, invece, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, Matteo Bassetti. “Mi dispiace contraddire il ministro della Salute Roberto Speranza – ha detto all’Adnkronos l’infettivologo – ma il beneficio in termini di riduzione dei casi non è legato alle chiusure ma è legato ai vaccini. Negarlo è errore. Questi buoni risultati sono legati per un 80% legato alle immunizzazioni che hanno messo al sicuro gli anziani e fragili, poi il 20% sarà legato alle altre misure. Qui nell’ospedale dove lavoro a Genova registro per il terzo giorno di fila neanche un ingresso Covid al Pronto soccorso, cosa che non si verificava dall’estate 2020”.

“L’Italia sarà tutta in zona gialla. È il risultato delle misure adottate – ha aggiunto Bassetti -, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Ora però serve più coraggio anche con iniziative sulle mascherine o sull’evitare di fare tamponi ai vaccinati: lavoriamo per togliere l’obbligo della mascherina all’aperto iniziando con i vaccinati. Poi chi vorrà potrà continuare anche ad usarla. Ma siamo in una situazione molto buona. Mi auguro che nel breve si possa tornare a fare tutto: cinema e teatri pieni, stadi con i tifosi. Lo spero vivamente”.