Da oggi sarà possibile consultare il 730 precompilato con i redditi e gli sgravi previsti per l’anno d’imposta 2020 della dichiarazione. L’emergenza Covid ha fatto slittare di dieci giorni (con il decreto Sostegni) l’avvio del canale di consultazione che lo scorso anno era disponibile dal 30 aprile. Da mercoledì 19 la dichiarazione dei redditi potrà poi essere modificata, integrata e presentata telematicamente. Dopo una settimana, dal 26 maggio, partirà la compilazione “assistita”.
730 dichiarazione precompilata online: come cambiano le regole
Entro il 30 settembre bisogna inviare il 730 ed entro il 30 novembre il modello Redditi Persone fisiche 2021. Chi presenta la dichiarazione entro giugno potrà ricevere l’eventuale rimborso del Fisco nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto. Cresce intanto la lista dei dati precompilati sulle spese detraibili che entrano nella precompilata e che si aggiungono a quelli già presenti negli scorsi anni, come le spese per l’istruzione scolastica.
Tra i nuovi arrivi, il bonus facciate del 90%, il superbonus del 110% (ma chi sceglie di cedere queste detrazioni non dovrà indicarle in dichiarazione dei redditi) il bonus vacanze, una delle misure straordinarie anti-Covid prevista dal decreto Rilancio, per incentivare il turismo all’interno dei confini nazionali, e il credito d’imposta per monopattini elettrici e servizi di mobilità elettrica. Il Sole 24 Ore oggi ricorda che dal primi gennaio 2020 le spese detraibili al 19% sono agevolate solo se pagate con mezzi tracciabili (bancomat, carte di credito, bonifici, app). Il Fisco inserisce nella precompilata le spese che risultano pagate con mezzi tracciabili.
Le spese rimborsate per il coronavirus
Per modificare i dati precaricati o aggiungerne di nuovi occorre avere – oltre alla ricevuta, scontrino o fattura – anche la prova del pagamento. Ovvero ricevuta del bancomat, estratto conto con addebito e così via. Ma il Fisco ammette anche una attestazione rilasciata sul documento di spesa dal destinatario del pagamento. I contanti sono ancora ammessi per medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie effettuate presso strutture pubbliche o convenzionate con il Servizio sanitario nazionale.
Ci sono poi le spese rimborsate per l’emergenza. Una difficoltà in più è che le persone fisiche seguono il principio di cassa. Perciò, se una spesa pagata nel 2020 viene rimborsata quest’anno, conviene scomputare il rimborso e detrarre solo la spesa effettiva. Se invece una spesa pagata nel 2019 è stata rimborsata nel 2020 dopo che era già stata presentata la dichiarazione, nel modello
dichiarativo 2021 il rimborso andrà indicato tra i redditi diversi.
Gli affitti nella dichiarazione precompilata 730
Il quotidiano aggiunge poi che gli immobili – e in particolare quelli affittati – fin dal 2015 sono una delle aree della precompilata in cui i contribuenti devono fare più modifiche. Quest’anno bisogna fare attenzione ad alcune vicende contrattuali particolari legate alla pandemia, intrecciate alla chiusura degli uffici durante il lockdown:
- canoni rinegoziati nel corso del 2020. Dal 3 luglio le Entrate hanno dato la possibilità di usare il modello Rli al posto del 69;
- contratti risolti per la pandemia. Un fenomeno tutto sommato non così frequente, che ha coinvolto soprattutto le locazioni a studenti;
- nuovi contratti registrati. L’iter non è cambiato, ma chi non ha seguito la procedura telematica potrebbe aver consegnato il modello Rli agli uffici solo dopo le chiusure primaverili o autunnali
Infine, il 2021 è il primo anno di invio facoltativo dei dati relativi alle spese di frequenza scolastica (tasse non versate con modello F24, contributi obbligatori volontari ed erogazioni liberali alle
scuole, deliberate o no dagli istituti). Non tutti i contribuenti, quindi, troveranno questi dati già precaricati nel modello.