Perché se vince Chiara Appendino Torino rischierebbe di perdere 250 milioni per il Parco della Salute? La Boschi irrompe nella campagna elettorale torinese e mette a segno un autogol clamoroso

Perché se vince Chiara Appendino Torino rischia di perdere 250 milioni per il Parco della Salute?

Cosa avrà voluto dire Maria Elena Boschi quando ieri, intervistata da Sky, ha affermato: “Se vince Appendino, Torino perde i 250 milioni stanziati dal governo”. Bella domanda che alla fine della giornata, dopo vari botta e risposta, non è che abbia trovato una risposta tanto chiara. Quasi immediata era arrivata la replica della candidata pentastellata a Torino, Chiara Appendino: “Mi stupiscono le affermazioni della Boschi che dicono che se vincono i Cinque Stelle non arriveranno i finanziamenti. Mi pare che il Pd tratti i soldi dei cittadini come se non fossero dei cittadini ma del partito”, ha affermato a “In mezz’ora”, “Io mi siederò ai tavoli istituzionali e sarò sindaco dei torinesi. Dialogherò e mi auguro che gli altri si comportino di conseguenza. Non credo che un governo possa fare differenze in base al partito. Sarebbe un ricatto”. La controreplica della Boschi è arrivata su Twitter: “Ma perché la Appendino dice bugie su di me? Parli di Torino, non del Governo. Non credo assolutamente sia nelle intenzioni del ministro Boschi qualsiasi atteggiamento di questo genere”. Tanto che a gettare acqua sul fuoco delle polemiche è dovuto intervenire lo sfidante della Appendino, cioè il sindaco di Torino, Piero Fassino,  che era al faccia a faccia a “In mezz’ora”: “Ho sempre pensato che il rapporto tra le istituzioni prescinda dalle politiche e dalle maggioranze che in quel momento guidano in quel momento una città. Torino dovrà avere le stesse opportunità di relazione di finanziamento con qualsiasi sindaco, questo mi sembra del tutto evidente”. Ma il botta e risposta è andato avanti per tutta la giornata senza sosta. Così la poco chiara Boschi ha ribadito ancora: “Confermo.  Se rinunciate al progetto,rinunciate al finanziamento. Non è un ricatto. Legga Chiamparino (il riferimento è a un’intervista del governatore, compagno di partito della Boschi stessa, in cui parla della contrarietà al progetto dei Cinque Stelle, ndr)”. Eppure la Appendino, a quanto pare, non si è detta contraria al Parco della Salute. “La città della salute è un progetto che sostengo: in quanto diritto del cittadino deve essere sostenuto con fondi pubblici, non privati”, aveva scritto il 10 giugno la Appendino. Incalzata la Boschi ha provato a chiudere il caso: “Governo sostiene progetto e conferma finanziamento. Mi piace questa sua posizione, diversa da prima. No polemiche, buona domenica”. La Appendino però ha voluto sottolineare che la sua posizione non è mai cambiata. Ed è stata sempre favorevole al progetto. Allora cosa voleva dire il ministro? Solo schermaglie da campagna elettorale? Probabilmente sì, almeno secondo il candidato sindaco di Milano, Stefano Parisi, che inserendosi nel dibattito ha consigliato alla Boschi di “dedicarsi a fare il ministro, piuttosto che fare campagna elettorale”.

IL PARCO DELLA SALUTE – Il progetto prevede un polo ospedaliero per l’alta complessità da 700 posti, un centro per la didattica, uno per la ricerca di base e una struttura dedicata alla ricerca clinica e traslazionale, insieme a un bioincubatore. Sul progetto è stato lo studio di fattibilità da parte del ministero della Salute con stanziamento di 250 milioni di euro.